Dopo la sentenza del senato americano: orgoglio omosessuale?

don Marcello Stanzione

Questa volta il senato americano respingendo la proposta di ammettere nelle file dell’esercito gli omosessuali dichiarati ha dato prova di grande buon senso. C’è da dire che se questo vale per un esercito umano a maggior ragione ciò dovrebbe valere per quell’esercito particolare che è il clero cattolico…Ovviamente alcuni personaggi equivoci e strambi del mondo dello spettacolo come Lady Gaga hanno protestato per questo delitto contro i presunti diritti degli omosessuali e delle lesbiche. Gli omosessuali si definiscono e si ostentano gay people, cioè gente allegra; ma nell’intimo sono incerti e turbati. Mentre dicono di non sopportare di veder considerata la loro sessualità come fondamentalmente inferiore all’eterosessualità , in realtà sentono di essere profondamente differenti dagli altri, e difatti ne soffrono, tanto è vero che moltissimi nascondono le proprie inclinazioni. Anche quelli che, nei paesi dove le pratiche omosessuali sono state sventuratamente ufficializzate, contraggono il cosiddetto “ matrimonio gay ” non durano, se va bene, che pochissimi anni. Pure quelli che si “ incontrano ” (per debolezza, lucro, fame o altro), dopo  il cosiddetto piacere datosi, si sentono portati l’uno contro l’altro, fino a un certo odio reciproco , anzi , come riferiscono le cronache, anche alle percosse, alla rapina, persino all’uccisione. Gli omosessuali si proclamano altamente normali e sani , portatori di un comportamento legittimo sia come manifestazione di libertà privata, sia come atteggiamento naturale , sia come fatto sociale. Specialmente dal 1968 lo proclamano con tutti i possibili mezzi di informazione propri e non propri ( giornali, convegni, dibattiti,  trasmissioni radiofoniche e televisive, linee telefoniche, circoli, distintivi, siti internet ecc. ), con atteggiamento di protesta , a livello internazionale, con crescente rumorosità sempre meglio organizzata verso tutti gli ambienti, all’insegna dell’eccentrico e del trasgressivo. Si confrontano apertamente con movimenti culturali e con partiti politici, dichiarono ripetutamente di mirare a posti importanti della società. Tutt’al più ammettono di essere indicati come “ diversi ”. I casi di omosessualità collegati a disturbi nevrotici più o meno preoccupanti di vario genere sono molto più numerosi di quelli che dimostrano nella persona una condotta regolare nonostante i segni dell’omosessualità: Quanti siano gli omosessuali in Europa, non è dato di sapere con precisione, per l’incompletezza secondo differenti punti di vista. Tenuto conto dell’aumento registrato un po’ dovunque dal termine della seconda guerra mondiale, si può dire che la media si aggira al massimo intorno al 5 % Svezia, Germania, Inghilterra e Spagna sono le prime nazioni nella graduatoria. Nel mondo diversi Stati, ultima in ordine di arrivo l’Argentina, hanno legalizzato i comportamenti omosessuali di adulti consenzienti, e purtroppo permettono la propaganda dell’omosessualità con i pubblici strumenti della comunicazione sociale; non pochi Stati invece giustamente considerano gli atti omosessuali fatti a qualsiasi livello come un reato e li colpiscono con maggiore o minore severità come gravi pericoli per la purezza morale della società. E’ un dato di fatto storico che l’omosessualità ha sempre portato alla decadenza tutte le istituzioni che l’hanno tollerata o ammessa. In genere, gli omosessuali sono contro i pubblici poteri costituiti, non pochi dei loro leader si considerano intimamente rivoluzionari e propagandano che il loro gruppo è maltrattato dal Potere civile o ecclesiastico non per motivi sessuali, ma perché esso rappresenta la negazione del Potere. Verso la Religione, gli omosessuali, come singoli o come gruppo, sono in maggior parte indifferenti, in minor parte ostili ; c’è anche però una aliquota che crede di dimostrare, a modo proprio, un senso religioso pubblicando interessate interpretazioni di passi biblici e di documenti della Chiesa, una figura di Santo a dorso nudo, in genere San Sebastiano, due uomini nudi in atto di sostenere il calice eucaristico, e peggio. Le osservazioni finora fatte valgono, in genere, tanto per l’omosessualità maschile quanto quella femminile ; facendo un confronto più ravvicinato tra l’una e l’altra, si può dire tuttavia che l’omosessualità femminile è, rispetto a quella maschile, meno appariscente nei rapporti sociali, meno sentita come colpa nella valutazione personale e nella mentalità degli altri, meno facile a genitalizzarsi, meno ripugnante nel suo svolgersi pratico…, ma è anche, nello stesso tempo, più tardiva ad esplodere, più varia nelle sue forme, più rassegnata nella sua deviazione, più correggibile se curata per tempo. Anzi nell’ambiente femminile si tende a distinguere tra omosessualità e lesbismo ritenendole due realtà differenti: lesbismo non significherebbe semplicemente scambio sessuale tra due donne, ma unità più completa di idee e di sentimenti. Basta comunque quello che già si sa per concludere che, a dir poco, l’omosessualità è devianza, ossia “ diverge dalla linea dei finalismi biologici delle strutture sessuali e dalla linea dei dinamismi psico-sessuali che contraddistinguono il maschio dalla femmina ”. ( G. Perico ), è “ rottura di quell’armonia che nel soggetto sano permette un equilibrato coordinamento delle attività del corpo e di quelle dello spirito che, integrandosi tra di loro, realizzano pienamente l’antico ideale della mens sana in corpore sano ”( G. Santori ). E devianza resta !

Un pensiero su “Dopo la sentenza del senato americano: orgoglio omosessuale?

  1. Devianza dalla norma certo resta, nè c’è bisogno che lo rammenti un prete. Di questi tempi, in cui il mondo è tutto mussulmano (poligamie franche o sotto banco ovunque), compresa certamente l’Italia (ove quasi il 100% della gente o è separata in casa o di fatto, con due tre o più menage a ruota, il che vuol dire di fatto che non servono a niente neanche le chiacchiere ed i riti invecchiati – ed ancora oggi trasmessi ad un palmo di giovani! – dell’establishment “religioso”). I preti farebbero bene non a fare i censori, ma a “cristificare” quel pò di gente che hanno ancora sotto tiro (che pare un mare alle annualità “patronali”), quantomeno ribadendo la dottrina di S. Alfonso dei Liguori più che di Kung e compagnia cantando, ove non ci si addormenti nelle padrepiate e “santate” varie di gente perditempo in fin di vita e/o colma di beni da trasportare in tomba (te lo freghi, un Francesco d’Assisi!). Parlare degli omosessuali, povera gente, o degli angeli (una vera imbecillata di veteroricostruzioni che fa il gioco degli atei e di coloro che praticano il sesso franco e “protetto”! un ritorno alla favoletta di Adamo e a Neanderthal, più che una interpretazione moderna cui, con le “conoscenze” di oggi, si è richiamati! anche, se necessario, da Medjugorje, ove vien detto: “Io vi porto verso un mondo “nuovo”, in sostanza un mondo in cui c’è di sicuro ben altra acqua e vino da scoprire, per otri nuovi!) o pensare che la memoria di Cristo, in epoca di internet, debba necessariamente passare solo attraverso la ritualità antica, mi pare un oltraggio all’intelligenza ed alla volontà di ricezione della gente. Che tant’è dimostra in blocco tale fatto, rendendo un deserto non solo le chiese ma anche la schiera di coloro che continuano solo a ritualizzare con le vecchie metodiche interiori ed esteriori. Bolsena, le frasi del foggiano (il mondo non si reggerebbe senza l’Eucaristia quotidiana, eccetera eccetera), è come se non fossero tenute più in alcun conto dalla Divinità, la quale, anche dalla stessa Medjugorje, ha di recente lanciato ancora due o tre messaggi sullo stato vaticano preso nell’insieme: “Non valete niente, dacchè sul pianeta si continua a fare ciò che si vuole, e voi stessi siete diventati fruitori di mercedes se tutto va male, di franche collusioni politiche se va peggio, di satanesche imbecillità e lasciti di liviana impronta, eccetera eccetera, se proprio siete nella merda interiore più totale. Non vi vergognate, di sfilare in città con quel vostro mostro in prima fila?”.

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