Giornata Mondiale: linfomi, successi della terapia

 Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Mondiale per la Conoscenza del Linfoma, malattia del sistema linfatico da cui è affetto oltre 1 milione di persone, con oltre 200.000 decessi annui. La Giornata, promossa in Italia dall’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma, è l’occasione per celebrare i successi ottenuti in questi anni dalla ricerca ma anche per richiamare l’attenzione sui diritti dei pazienti. “Lo scenario dei linfomi è cambiato in modo positivo e cambierà ancora in meglio e presto, perché la ricerca continua a registrare progressi. Oggi per un numero elevato di pazienti vi può essere la prospettiva della guarigione” – afferma il Professor Franco Mandelli, Presidente AIL – “con questa iniziativa, oltre che la qualità dell’assistenza, che in Italia è tra le migliori, intendiamo promuovere i diritti dei pazienti, come quello a una diagnosi sicura, a una seconda opinione, prassi ormai consueta negli Stati Uniti, e quello a essere informati sugli iter seguiti nei migliori centri specialistici mondiali”. Il linfoma è al terzo posto fra le neoplasie più diffuse al mondo. Nei Paesi sviluppati l’incidenza di questa forma patologica è raddoppiata negli ultimi 25 anni e la tendenza continua ad essere in aumento. Nel nostro Paese sono circa 200.000 le persone che convivono con la malattia, con una prevalenza per i linfomi Non Hodgkin, la forma più diffusa, di 12-15 casi per ogni 100.000 abitanti e un’incidenza di circa 11.000 nuovi casi l’anno, prevalentemente tra i 45 e i 60 anni d’età. A questo continuo incremento d’incidenza si contrappone una riduzione della mortalità: le possibilità di guarigione sono quasi raddoppiate ed i pazienti vivono più a lungo. Nel caso del linfoma a grandi cellule, per esempio, circa il 60-70% dei pazienti può guarire. I progressi nella cura dei linfomi sono stati ottenuti grazie ai tre capisaldi della terapia: la chemioterapia tradizionale, il trapianto di midollo osseo e i farmaci biologici, molecole progettate in base alle caratteristiche biologiche delle cellule tumorali e dunque in grado di colpirle in modo mirato, con effetti meno debilitanti per il paziente. Tra questi rituximab ha dato i risultati migliori. “Il rituximab è un farmaco specifico e selettivo diretto sulle cellule tumorali del linfoma a cellule Bsottolinea Maurizio Martelli, Ricercatore del Dipartimento di Ematologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – “la sua associazione alla chemioterapia ha portato a un sensibile miglioramento della percentuale della risposta clinica e quindi della probabile guarigione. La buona notizia di quest’anno è che in pazienti affetti da linfoma follicolare, la prosecuzione per due anni della terapia con rituximab in combinazione con chemioterapia, dopo la risposta iniziale, raddoppia la possibilità di sopravvivenza senza progressione della malattia. Il linfoma follicolare è un sottotipo dei linfomi Non-Hodgkin ritenuto inguaribile e che fa registrare circa 2.500 nuovi casi l’anno. I risultati dello studio clinico PRIMA (Primary RItuximab and Maintenance) dimostrano che dopo due anni di follow-up, l’82% dei pazienti ai quali è stato somministrato rituximab come terapia di mantenimento ha fatto registrare una remissione della malattia, rispetto al 66% dei pazienti non sottoposti alla terapia di mantenimento. Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale per la Conoscenza del Linfoma si rinnova la partnership tra AIL e Roche, la più grande azienda di biotecnologie al mondo, che da anni sostiene le iniziative dell’Associazione a favore dell’informazione e del miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da linfomi e dalle malattie ematologiche. La partnership con AIL è uno dei capitoli più felici dell’impegno di collaborazione che Roche sviluppa con medici, istituzioni e associazioni pazienti, per promuovere un approccio comune alle patologie onco-ematologiche” – afferma Dario Francolino, Communications & Public Affairs Manager, Roche SpA nella battaglia contro i linfomi, il Gruppo Roche porta il suo contributo specifico di innovazione e ricerca per dare delle risposte concrete a queste patologie, mettendo a punto farmaci e strumenti diagnostici sempre più personalizzati”. In occasione della Giornata Mondiale per la Conoscenza del Linfoma l’AIL, impegnata da più di 40 anni nella lotta contro le malattie ematologiche, attiverà un Numero Verde dedicato (800.226.524) al quale un ematologo risponderà ai quesiti dei pazienti e dei loro familiari.