Atrani: tutte le denunce del comitato sos Dragone

”L’alluvione di Atrani è una tragedia annunciata – hanno dichiarato i componenti del comitato SOS Dragone e il gruppo di minoranza durante la conferenza stampa indetta nella piazzetta (domenica 12 settembre) – e vogliamo portare a conoscenza tutte le nostre denunce che partono da lontano e che le Istituzioni hanno sempre ignorato”. E così con foglio alla mano Gino Amato, membro del comitato, e  Luciano De Rosa, consigliere comunale di minoranza, hanno snocciolato  date e fatti, sopralluoghi di tecnici che hanno prodotto  ben poca cosa, conferenze programmatiche rimaste lettera morta (se non per lavori di modesta dimensione) ma mai un intervento strutturale lungo l’asse del torrente, sottoscrizioni dei cittadini rimaste inascoltate. ll comitato, costituitosi nell’ottobre del 2003, nel corso di sette anni ha prodotto  così un faldone zeppo di denunce. In sintesi hanno evidenziato tutte le tappe e le vicende che hanno sfiorato altre alluvioni, o quando ci sono stati altri fenomeni come quello del 28 agosto del 1984 quando muore un cittadino in seguito ad un forte temporale e ad una fuoriuscita abnorme di fango alla foce del fiume Dragone. Ecco di seguito le azioni prodotte dal Comitato nel corso degli anni:  -28 Agosto 1984, muore un cittadino in seguito a un forte temporale e ad una fuoriuscita abnorme di fango alla foce del fiume Dragone. 14 settembre 1987 – il fiume esonda trascinando auto e cose lungo il corso principale del Comune di Atrani;-Settembre 2003 (notti 28 e 29) si sfiora un nuovo alluvione Ottobre 2003 – Costituzione del Comitato “S.O.S. Torrente Dragone. Il Comitato raccoglie le firme di 300 cittadini e lancia un SOS al Presidente della Regione Campania sulla pericolosità del fiume Dragone e sul rischio che corre la popolazione di Atrani in occasione di piogge persistenti. 19 luglio 2004 – Trascorsi 8 mesi, Il Comitato sollecita la Regione per un sopralluogo 28 luglio 2004 – Sopralluogo della Regione CampaniaLa Regione Campania invia i tecnici sul posto che ispezionano, con l’aiuto del Comitato, l’asse del torrente da Atrani a Scala -15 Settembre 2004 – Conferenza programmatica in Regione presso il Dipartimento di Protezione Civile- Parteciano: Comitato SOS Torrente Dragone; i comuni di Atrani, Ravello e Scala; Comunità Montana; Autorità di Bacino Destra Sele: Amministrazione Provinciale di Salerno; Prefettura di Salerno. Decisioni– In quella sede, la Regione, prima di attivare finanziamenti, suggerisce che il Comune di Atrani si faccia promotore di un Protocollo di Intesa, da trasmettere entro 60 giorni,  con la Comunità Montana e con i Comuni a monte di Ravello e Scala. Tale documento prevedeva: istituzione di squadre locali di Protezione Civile con il compito di monitorare tutta l’asta del torrente; esaminare attentamente ogni situazione esistente e documentata di minaccia di discarica abusiva di materiali; di impegnarsi ad installare dissuasori pesanti lungo le rotabili attigue all’asse del torrente per impedire ai camion di sversare materiali nel fiume. “La valutazione del Comitato, in seguito alla Conferenza Programmatica fu: E’ veramente inaudito come innanzi ad una situazione di pericolo incombente non possa prevalere una valutazione di urgenza. Per tale valutazione è forse necessario che si verifichi il disastro.” Il Comitato si è impegnò a collaborare alla stesura e a far fisicamente firmare ai tre Sindaci il Protocollo di Intesa (ben 8 mesi di tempo per ottenere finalmente le tre firme).  Di quel Protocollo di Intesa si sono perse le tracce fin dal 2005 Lavori effettuati dal 2005 sotto la pressione del Comitato SOS Dragone. Arretramento dei due gradoni prima dell’imbocco del fiume sotto il corso e bonifica argini ( per l’importo di 400.000€)Pulizia briglie e risanamento  (per l’importo di circa 170.000€)18 settembre 2007 – Il promuove una sottoscrizione dei cittadini per denunciare il continuo sversamento di materiali di risulta nel fiume. L’esposto viene indirizzato a tutte le autorità competenti, tra cui la Procura di Salerno. 6 ottobre 2007 – Sfiorata una nuova alluvione 30 ottobre 2009 -Il Gruppo di minoranza dell’Amministrazione del Comune di Atrani ha inoltrato un’interrogazione al Sindaco chiedendo: Che fine avesse fatto il Protocollo di Intesa; quali controlli fossero stati attivati sul territorio; se fossero state costituite le squadre di Protezione Civile pronte ad intervenire. 25 febbraio 2010 – La Giunta Comunale di Atrani delibera di stipulare un Protocollo di Intesa tra gli enti competenti sul territorio, ovvero: Comunità Montana; Comune di Atrani, Ravello e Scala  con l’obiettivo di monitoraggio del fiume, gestione delle problematiche delle discariche abusive, mitigazione del rischio delle colate rapide di fango.  9 settembre 2010 – Alluvione ad Atrani