Salerno: Arechi Festival
29 luglio, h. 21.00 Compañia Flamenco de Andalucia di Jorge del Pino
Noche Flamenca, Jorge Diaz del Pino ballo, Laura Molero Murillo ballo, Isaac Munoz Casado chitarra, Maria Jose Jimenez Garcia canto, Luis Fernandez Dorado percussioni. Un concerto-spettacolo di canto, ballo e musica che traccia un itinerario del flamenco partendo dalle radici profonde di quest’arte universale. Nei differenti stili: soleares, alegrías, bulerías, tango, sevillana, seguiriya, prende corpo uno spettacolo dal forte impatto emotivo capace di coinvolgere anche coloro che per la prima volta si trovano a vivere l’esperienza di una Noche flamenca.
27 agosto, h. 19.00-24.00 Percorsi d’Arechi
Una Music/no stop alla scoperta del Castello arte – storia – musica – natura. Non basta tramandare la memoria di un simbolo perché in esso la comunità che lo ospita possa riconoscersi e da esso sentirsi rappresentato. Affinché possa essere parte della coscienza collettiva di una comunità è essenziale che tale simbolo venga vissuto consapevolmente e con pienezza dalla sua gente. I Percorsi d’Arechi, fra arte, storia musica e natura, rappresentano una possibile risposta, certamente non esauriente, come il Festival nella sua offerta complessiva, a tale desiderio. Il SAF/Salerno Arechi Festival, e questi percorsi alla scoperta del Castello, nascono dalla necessità di nutrire ogni angolo cinto da queste mura così come lo spirito che ha alimentato la programmazione di questo primo ed importante evento per il Castello di Arechi nel Terzo Millennio prende corpo dal desiderio di contribuire ad invogliare i salernitani a riappropriarsi del loro più importante ed antico simbolo identitario: il Castello di Arechi. Antonello De Rosa, nostro timoniere ed apri pista, tutti i musicisti impegnati, Thomas Brian Rizzo, Davide Visentin, Maria Aiello, Carla Biancorrosso, Francesca Paola Aybar Criscuolo, Giada Cardaropoli, Antonietta Di Sessa, Antonio Avallone, Gerardo Capaldo, Alessandro Ferrentino, Antonio Pezzullo, Anna Corvino, Margherita Volpe, i gruppi, CantAbilis Ensemble, Ensemble Vocale dell’Università di Salerno, Diastema, Angelo Loia & Progetto Oìza, Alibia sono chiamati, da un lato, a sperimentare questo luogo prezioso come un nuovo e possibile spazio scenico dove fare accadere delle cose; dall’altro, ed è l’auspicio che chi ha pensato tutto questo possa realmente verificarsi, è che il corto circuito fra le mura, i camminamenti, gli slarghi, i merli, gli anfratti e le cisterne di questo Castello e gli artisti impegnati in questa “offerta” posssano trasferire tale ritrovata e magica energia a tutti voi. voce recitante Antonello De Rosa, cisterna (di fronte accesso passerella), violoncello Thomas Brian Rizzo, musiche di Bach, calidarium (porta ogivale), violino Davide Visentin, musiche di Bach forni cinquecenteschi, Quartetto Zener, flauto Maria Aiello, flauto Carla Biancorrosso, flauto Francesca Paola Aybar Criscuolo flauto Giada Cardaropoli, musiche di Dubois, Bozza, Tcherpnine, cisterna adiacente alle cannoniere aragonesi, arpa celtica Antonietta Di Sessa, terrazzo antistante turris maior
Percussion trio
percussioni Antonio Avallone
vibrafono Gerardo Capaldo
marimba Alessandro Ferrentino
musiche di Bach, Gomez, Friedman, Sammut
accesso alla turris maior
chitarra Antonio Pezzullo
musiche di Rodrigo, Dyens, Bach
museo
CantAbilis Ensemble
soprano Maria Rivetti
tenore Gennaro Rivetti
clavicembalo Patrizia Bruno
flauto Roberto Maggio
musiche di Monteverdi, Purcell, Legrenzi, De Ford, O’Shea, Baty
terrazzo panoramico
soprano Anna Picerno
pianoforte Margherita Volpe
musiche di Lehar, Bard, Tosti, Ranzati, Di Capua, Donizzetti
museo
Ensemble Vocale dell’Università di Salerno
Principe Sanseverino
dir. Katja Moscato
musiche di Banchieri, Azzaiolo, Lasso, Willaert
piazzale delle armi
Diastema
pianoforte Ivan Antonio
voce Giovanni Leo
chitarra Bruno Falanga
basso Errico Marrazzo
batteria Giuseppe Esposito
terrazzo antistante turris maior
Angelo Loia & Progetto Oìza
voce e chitarra Angelo Loia
tastiere Antonio Volpe
fisarmonica Francesco Citera
percussioni Pietro Ciuccio
piazzale delle armi
Alibia in
Manuale apocrifo delle Giovani Marmotte
voce e tastiere Katja Moscato
chitarra e voce Massimo Bonelli
sint e programmazione Cristian Peduto
chitarre Vincenzo Marzullo
basso Roberto Forlenza
batteria Nicola Bonelli
28 agosto, h. 21.00 Solis e Jacqueline Ferry “Solis R.Evolution Live 2010”
violino Vincenzo Di Donna
violino Luigi De Maio
viola Gerardo Morrone
cello Antonio Di Francia
voce Jacqueline Ferry
Il sottotitolo di quest’ambizioso ma felice progetto artistico e del relativo cd, frutto maturo di una trasformazione e di una crescita, potrebbe essere qualcosa che suoni all’incirca così: ‘la musica cambia, gli artisti crescono e la classicità si apre, fondendosi e con-fondendosi con nuove suggestioni sonore e moderne influenze ritmiche’. Laddove il pop e la più alta tradizione cantautoriale italiana, infatti, si sposano con la maestria performativa di strumentisti classici e con una voce caratterizzata da una timbrica possente e da una policromia vocale, nasce la nuova fatica discografica del Solis String Quartet. E loro, Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola), Antonio Di Francia (cello), col prezioso acquisto nella formazione di Jacqueline Ferry alla voce, in segno palese di rinnovamento abbandonano la denominazione ‘String Quartet’, per essere semplicemente Solis.
29 agosto, h. 21.00 Giuliana Soscia & Pino Jodice Quartet
Il Tango da Napoli a Buenos Aires
fisarmonica, pianoforte, composizioni Giuliana Soscia
pianoforte, vibrandoneon, composizioni, arrangiamenti Pino Jodice
contrabbasso Aldo Vigorito
batteria Giuseppe La Pusata
Quando pensiamo all’incontro fra la musica colta e quella magico-rituale e popolare in Campania, la nostra mente non può che approdare alla mitica figura di Roberto De Simone; allo stesso modo, ma per vie diverse, la musica di Astor Piazzolla è la rappresentazione di una possibile sintesi fra il Tango e la musica colta. Probabilmente è su questa suggestione, sul possibile incontro fra questi due mondi sonori, così diversi fra loro, ma anche così vicini (malinconia, nostalgia, sofferenza, tradizioni sono parole chiavi e terreno d’incontro), che poggia la proposta di Giuliana Soscia & Pino Jodice Quartet. E d’altra parte tanto Roberto De Simone quanto Astor Piazzola sono due compositori dalla personalità talmente ingombrante che il rischio di una riproposizione “scolastica” è sempre in agguato. Nel caso di questo straordinario quartetto ci sembra opportuno ricordare quanto scrive di loro Alfredo Saitto: “Per Giuliana Soscia & Pino Jodice Quartet le tradizioni sono come i vestiti. Non li fabbricano, ma li portano e li riempiono con la loro personalità, dandogli così vita e carattere”.
04 settembre, h. 21.00 Duo Dario Deidda e Julian Oliver Mazzariello-musiche di Jobim, Timmons, Gershwin, Porter, Wonder, Deidda, Mazzariello
basso Dario Deidda
pianoforte Julian Oliver Mazzariello
Un jazz, quello del duo Deidda-Mazzariello, capace di raffinatezze estreme e virtuosismo consapevole, mai fine a se stesso. Il repertorio al quale attingono fa riferimento ai generi più diversi dell’extra-colto in sintonia con la personalità caleidoscopica dei due musicisti. La cifra stilistica che connota con particolare freschezza il duo Deidda-Mazzariello, è, all’interno di articolati fraseggi e ricchezza timbrico-armonica, lo straordinario e trascinante groove, quel “tiro” che, come la semplicità dei grandi, riescono a ritrovare quasi per gioco.
05 settembre, h. 21.00 Cuban Stories
sassofoni and percussioni Alfonso Deidda
tastiere and percussioni Alessandro La Corte
basso Antonio de Luise
piano Julian Oliver Mazzariello
batteria e percussioni Gaetano Fasano
congas and percussioni Gerardo Palumbo
Son, rhumba, cha cha cha, bolero, danzòn e salsa sono le forme musicali entro i quali si snoda un sognante viaggio nella musica latina. La matrice jazzistica dei Cuban Stories poi è il collante che fornisce la giusta coesione stilistica ad una proposta sempre affascinante ed ardua. Il gruppo, di recente formazione, si costituisce grazie al leader Alfonso Deidda, spinto dal desiderio di riunire alcuni fra i migliori musicisti jazz salernitani in un progetto essenzialmente basato sull’incontro tra la musica afrocubana ed il jazz. Il repertorio della band consta di brani originali, frutto di lunghe ricerche sui vari generi tradizionali cubani e di alcuni standard jazz opportunamente riletti e proposti in chiave latina.