Sarno: GdF, sequestro discarica

Particolarmente attenta è l’azione della Guardia di Finanza volta alla salvaguardia del territorio. Nell’ambito dell’attività di perlustrazione aerea, diretta al controllo economico e finanziario del territorio e al contrasto degli illeciti in materia ambientale sulla Campania, coordinata dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli in sinergia con i vari comandi provinciali della Guardia di Finanza della regione, i militari della Sezione Aerea di Napoli, hanno individuato, nel comune di Sarno (SA), una vasta area dove si stava consumando l’ennesimo scempio ambientale. Mediante il fondamentale apporto del mezzo aereo, insostituibile per individuare illeciti ambientali in zone poco accessibili e nascoste, i finanzieri hanno acquisito importanti elementi conoscitivi, completati con successivi sopralluoghi e indagini presso gli organi amministrativi competenti, relativamente ad una preoccupante situazione di inquinamento del territorio che stava proseguendo indisturbata grazie alle difficoltà di individuare natura e dimensione del fenomeno mediante i normali controlli a terra e senza l’ausilio della capacità di scoperta di elicotteri o altri velivoli. Nella prima mattinata del 18 agosto, i militari della Sezione Aerea di Napoli, efficacemente coadiuvati da una pattuglia della Compagnia della Guardia di Finanza di Scafati, hanno proceduto all’accesso nell’estesa area individuata, per effettuare un controllo di polizia ambientale.Nella proprietà, dove sono stati scoperti due impianti di tritovagliatura a più moduli idonei a ridurre di volume i rifiuti stoccati, è stata riscontrata una vera e propria attività di gestione di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla demolizione di strade e fabbricati, con la presenza anche di fibrocemento contenente amianto. La restante parte dell’area era adibita a discarica  e gestione di rifiuti speciali, pericolosi e non, derivanti da un attività abusiva di demolizione di veicoli ed autocarri, il tutto in assenza di ogni tipo di autorizzazione. L’intervento è stato determinante a interrompere una serie di attività illecite sanzionate dalle leggi in materia ambientale, anche in considerazione che i rifiuti venivano abbandonati  sul nudo terreno senza alcun sistema di raccolta delle acque di piazzale, in un area la cui originaria destinazione d’uso è  frutteto.L’operazione si è conclusa con il sequestro dell’area per complessivi 25.000 mq, di due impianti di triturazione e vagliatura di rifiuti,  di 50.000 mc di rifiuti derivanti dalla demolizioni di edifici, 14 pale meccaniche, 50 Autocarri, 19 rimorchi , 3 autovetture,  un capannone di circa 300 mq, 60 motori di vario tipo e marca, una pluralità di rifiuti ferrosi di vario genere e con la denuncia alla magistratura competente di un responsabile per la realizzazione di attività in contrasto con le norme sull’ambiente. Nel corso dei controlli è stato individuato anche un lavoratore non risultante dalle scritture obbligatorie previste e pertanto i militari hanno provveduto alla denuncia alla Direzione Provinciale del Lavoro, Inps ed Inail, elevando un verbale amministrativo per complessivi euro 12.000  di sanzioni. Questo è il secondo importante risultato della specie messo a segno nel mese di agosto dai finanzieri della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Napoli, dopo il significativo sequestro compiuto a Dugenta (BN), a conferma di una continua attenzione operativa nel settore della protezione dell’ambiente e del contrasto ai connessi illeciti.