Filiera Unica a Tutela Regionale dell’Olivicoltura in Campania

Comincia la fase esecutiva del progetto Filiera Unica a Tutela Regionale dell’Olivicoltura in Campania che punta alla tutela e valorizzazione integrate del comparto olivicolo salernitano e campano attraverso le risorse ambientali, turistiche ed enogastronomiche del territorio. Futuro Campania realizza una sinergia virtuosa tra enti pubblici e produttori per migliorare la qualità del prodotto, aumentare l’occupazione ed il reddito delle aziende, far crescere la competitività del sistema locale nello scenario nazionale ed internazionale. Gli investimenti pubblici ipotizzati mirano al miglioramento degli impianti olivetati, alla modernizzazione dei processi di lavorazione, alla formazione degli operatori del settore, alla promozione degli olii DOP e Bio, alla realizzazione di interventi infrastrutturali, alla ricerca di innovativi processi di produzione, promozione e commercializzazione del prodotto. Numerose sono state le manifestazioni di interesse sia pubbliche che private che hanno contribuito a far estendere a macchia d’olio l’interesse per Futuro Campania’. Il Capofila è il Consorzio Olio DOP Colline salernitane; le amministrazioni comunali coinvolte sono, tra le altre, i Comuni di Campagna, Eboli, Oliveto Citra, Pollica, Sanza e Serre; le associazioni di categoria ASPO, CPO, LAPOSA e AIFO; l’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Complessivamente l’area geografica interessata dagli investimenti è molto vasta e comprende i territori dei comuni individuati nei disciplinari della DOP Colline Salernitane e della DOP Cilento. Con il progetto Futuro Campania comincia una nuova stagione per l’oro giallo che diventa fattore di sviluppo ed attrattore sia economico che turistico. La filiera consente di realizzare programmi integrati che combinano le bellezze artistiche/archeologiche, il patrimonio ambientale, la tradizione gastronomica, il recupero di uno stile di vita mediterraneo salutare e salutista che nell’olio di qualità ha uno dei suoi cardini alimentari. Inoltre, la salvaguardia delle produzioni diminuirà i fattori di rischio idrogeologico prevenendo lo spopolamento delle campagne ed offrendo alle nuove generazioni concrete e soddisfacenti opportunità di lavoro ed investimento.