Carnevale di Viareggio: il carro politico…dei desideri!

di Rita Occidente Lupo

Taglio del nastro a Viareggio, per il frizzantissimo Carnevale. Anche quest’anno, la polvere pirotecnica, tra mille scintille e ghirigori luccicanti. Insieme alla cartapesta, anima di una kermesse accorsata da tutto il mondo. Correva la fine dell’800: l’idea di far sfilare carrozze infiorate, per la superba cittadina rivierasca. Da allora, un crescendo di creatività. Che ha tenuto alto il tono di un Carnevale anche oltre oceano. Quest’anno, testimonial doc, Burlamacco, la maschera partorita dal futurista Umberto Bonetti. Nel centenario della sua nascita, Viareggio tributa all’artista il dovuto onore. Buffalmacco d’oro, all’ugola dello scugnizzo partenopeo. Che non cessa d’esser tale, malgrado le sue primavere abbiano superato da un bel pezzo, la soglia degli anta. Massimo Ranieri, volerà poi al di là dell’Oceano.  Accanto a miss in passerella, carri allegorici, sempre satirici. Il salotto di Bruno Vespa, il longevo Giulio Andreotti, le grintose Ministre, MariaStella Gelmini, Mara Carfagna ed altri esponenti degli alti scanniparlamentari. La mole dei 1200 figuranti, già scesa  in strada, polarizzando l’attenzione, per un Carnevale che ancora una volta ce la metterà davvero tutta per imporsi. Infatti, la ricorrenza, la sua genesi nella rievocazione del culto dionisiaco, incrociato ai saturnali romani, festa per i più piccoli. Da un bel pezzo, frantumata la credenza di mascherarsi, per camuffare la propria identità. E per sentirsi il personaggio dei propri sogni. Tra coriandoli e lazzi, protagonisti delle commedie goldoniane ad ogni piè sospinto, alle spalle del grottesco, patina dei personaggi fissi, la voglia di divertirsi liberamente, almeno una volta all’anno. Oggi, dalla superba Serenissima, all’imbanditissima Rio De Janeiro, passando per New Orleans, un vortice di emozioni. E di risate. Per tutti i gusti. E colori. Il carismatico presidente Obama. Anche per lui un piedistallo di cartapesta! Tra repressi desideri femminili, non solo americani, giacchè ha scalzato il romantico principe azzurro delle favole e la speranza che taumaturgicamente, possa salvare il mondo, dalla preoccupante crisi economica.