Cava de’ Tirreni: RC Sinistra Europea “Costruire rete di amministratori locali contro Autonomia Differenziata”

Cava de’ Tirreni: RC Sinistra Europea “Costruire rete di amministratori locali contro Autonomia Differenziata”

Costruire una rete di amministratori locali contro l’Autonomia Differenziata è la proposta dei due consiglieri comunali di Rifondazione Comunista Filomena Avagliano e Nello di Pasquale, a partire dai loro rispettivi comuni Cava de’ Tirreni e Montecorvino Rovella.

Un appello rivolto a sindaci e consiglieri comunali della provincia di Salerno come risposta alla proposta Calderoli su AD e all’iter introdotto nel disegno di legge di bilancio.

L’appello che in queste ore sta raccogliendo adesioni verrà presentato domenica 11 all’Assemblea meridionalista di lancio delle piazze del Sud per il reddito contro l’Autonomia differenziata, che si terrà a Salerno. 

Appello /manifesto

Un attacco al Mezzogiorno, ai più deboli, all’unità della Repubblica: così si è presentato il governo Meloni con i suoi primi provvedimenti e alla prova della legge di bilancio.

Il Ministro Calderoli, presentando il suo disegno di legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, poi derubricato in “appunti di lavoro” dopo le critiche ricevute nella conferenza Stato-Regioni, ignora volutamente il significato che l’art.5 della Costituzione assegna alle autonomie locali e al decentramento amministrativo, nel quale si sottolinea l’unità e indivisibilità della Repubblica.

La proposta Calderoli marginalizza il Parlamento, chiamato alla mera approvazione di intese fra Governo e singole regioni, su 23 importanti materie che regolano praticamente tutti gli elementi strategici del Paese.

Tra i vari articoli, 9 in totale, Calderoli si dà 12 mesi di tempo per definire i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni), tra l’altro già sanciti dall’ art.117 della Costituzione, che assegna allo Stato il compito di determinare “i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”, preludio all’applicazione del federalismo fiscale e della perequazione di spesa, finora mai definisti se non per la Sanità (LEA), con gli scarsi risultati che conosciamo in termini di equità e uguaglianza.

Ma in fondo, all’art. 3, dichiara anche che passati i dodici mesi, si può anche fare a meno dei LEP ed utilizzare la spesa storica per il passaggio delle funzioni. La spesa storica è il criterio che ha avvantaggiato negli anni le aree più ricche.

La bozza presentata è improntata sulla logica della competitività e non della solidarietà, a svantaggio di quei principi di uniformità ed uguaglianza a solo vantaggio delle regioni più ricche, essa viola l’unità del Paese e della coesione sociale.

L’autonomia regionale differenziata è una questione politica enorme, riguarda ruolo e funzionamento dello Stato, principi delle politiche pubbliche e dei diritti di cittadinanza

Da amministratori dei Comuni della provincia di Salerno temiamo gli sviluppi di un tale articolato, come anche le disposizioni all’ Art 143 del disegno di legge di bilancio, sulla determinazione dei Lep finalizzata dell’attuazione dell’art 116, terzo comma, della Costituzione. Registriamo che nonostante il fallimento dei LEA in sanità ancora una volta si propone la ricetta dei “livelli essenziali” e non scappa parola sulla uniformità dei livelli di prestazione.

Inoltre sempre nel disegno di legge di bilancio leggiamo che i  “LEP”, quale soglia di spesa costituzionalmente necessaria per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale, per assicurare uno svolgimento leale e trasparente dei rapporti finanziari fra lo Stato e le autonomie territoriali, per favorire un’equa ed efficiente allocazione delle risorse collegate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e la nostra preoccupazione va alla, già annunciata rimodulazione del piano e ulteriori tagli  alla quota Sud

Riteniamo, dunque, importate fare la nostra parte

Fare rete per opporci all’Autonomia Differenziata con odg da presentare nei nostri rispettivi Comuni, i documenti approvati dai Consigli Comunali verranno poi inviati alla Presidenza del Consiglio ed all’ANCI;

Sollecitare l’ANCI contro disegno scellerato dell’Autonomia Differenziata;

Costruire momenti di sensibilizzazione e conoscenza con iniziativa pubblica rivolta ai cittadini.

 

Promotori:

Filomena Avagliano, consigliera comunale del Comune di Cava de’ Tirreni

Nello di Pasquale, consigliere comunale del Comune di Montecorvino Rovella