Chiesa scandalistica?

di Rita Occidente Lupo

Un Papato difficile, quello di Ratzinger. Decisamente pesante. La croce di Cristo. Scandali già da anni serpeggianti tra gli alti scanni, che il Vaticano ha finto d’ignorare. La Chiesa di peccatori: di Santi e di uomini, con il loro fardello. Quella del Poverello d’Assisi, non  diversa. Oggi la pedofilia, onta infamante, ieri il concubinaggio. Oggi gli attacchi al celibato, ieri la simonia. La Chiesa di ogni tempo, con luci ed ombre. I fatti recenti, inverosimili. Senza scomodare Nostradamus, nei giorni scorsi nessuno l’ha ancora estratto dal dimenticatoio delle catastrofi naturali, le raccomandazioni della Vergine a Medjugorje. Reminescenziali gli sprazzi del terzo segreto di Fatima, così sgonfiato delle apprensioni, che l’avevano caricato nell’attesa dell’apertura ufficiale. Da qualche parte, in apparizioni private ed in messaggi mariani “Il fumo di satana sta affumigando la Chiesa…” e le parole del Lunedì dell’Angelo di Ratzinger al clero “Siate angeli…” Un invito alla purezza del cuore e dei sensi. A controllare l’istinto sulla scelta dell’etica. A drizzare ciò che rischia di essere fuorviante. L’inclinazione al peccato, il fomite concupiscenziale,  nel mondo dopo la caduta originale. La Chiesa di poveri uomini, tendente alla perfezione, non  perfetta. Ma Chiesa! Non enfatizzando il male, proiezioni di fede ancora esistono! La Sindone a Torino, tra migliaia di fedeli, il pellegrinaggio dei giovani unitalsiani, in Capitale, i fedeli in ogni tempo, a San Giovanni Rotondo. Senza demonizzare tutto e tutti, a caccia di Focolai di culto e di spiritualità: da presbiteri, testimonial di coerenza, come don Gennaro Lo Schiavo, vice abate della SS. Avvocata a Cava de’ Tirreni ed esorcista, a gente comune, che vive l’associazionismo volontario. Spazio a tali testimonial che fanno anch’essi Chiesa. Quella autentica, non scandalistica!

5 pensieri su “Chiesa scandalistica?

  1. Piuttosto che accusare con la massima delle facilità il celibato ecclesiastico ((oltretutto, si sa cha anche il prete —- soprattutto quello sgrammaticato e rimbecillito di nenie di oggi, cui nei seminari non insegnano che in traccia le figure stabilizzanti di una volta: Platone, Aristotele, Agostino, Brigida di Svezia e Tommaso Moro: sono sufficienti! —- è, come ogni uomo, soggetto a pulsioni)), si dovrebbe in primo luogo guardare agli effetti della “rivoluzione” sessuale con condom e pillola (che coinvolge l’umanità quasi per intera, rendendo vano l’alibi dei preti instupiditi!), che ha annullato i confini del proibito, moltiplicando le “giustificazioni”, invece di chiarire il mal fare, zeppo di incognite, delusioni, cattiverie, che da quell’uso o uso “errato” derivano.

  2. Forse non bisognerebbe mai dimenticare che, secondo la teologia cristiana, la Chiesa è in primo luogo la comunità, l’insieme dei credenti in Gesù di Nazaret, Figlio di Dio, abitata dal suo Spirito.Il capo della Chiesa non è il Papa ma Gesù Cristo, solo per questo è una, santa, cattolica (universale), apostolica. La Chiesa, nondimeno, in quanto istituzione storica e partecipe delle vicende di questo mondo, può anche essere peccatrice; infatti, se non lo fosse, cioè se fosse già la Gerusalemme celeste dell’Apocalisse, non avrebbe bisogno di essere santificata, purificata “per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnata dalla parola” (Ef 5,26), cioè battezzata non dal Battista ma da Cristo in persona. Malgrado il battesimo, proprio come succede ai battezzati e persino ai santi, può ancora cadere in tentazione: sarà perfetta solo in cielo. Certo non dovrebbe dare scandalo, ma quante cose non dovrebbero avvenire e invece avvengono! D’altronde sta scritto anche nel Vangelo: “Guai al mondo per gli scandali! E’ inevitabile che avvengano gli scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!” (Mt 18, 7)Dunque è inevitabile che avvengano gli scandali? E perché mai? Forse che gli uomini non sono perfetti? Non ancora, a quanto pare. Come non è ancora perfetta la Chiesa, altrimenti perché dovrebbe purificarsi prima di comparire davanti al suo Sposo?

  3. Mi urta il cavalcare dell’onda, c’è come un disegno occulto che vuole determinare qualcosa su fatti che tutti sapevamo da decenni, fatti che intuivo quando dodicenne frequentavo parrocchia e catechismo. E’ un po’ un atto di sciacallaggio di cattivo gusto. Lo stesso morboso “stress” posto sui dettagli di violazione al sesto comandamento da parte del confessore erano stati un campanello d’allarme… e su questo il Belli ha qualche sonetto davvero illuminante… A quattordici anni avevo capito benissimo che qualcuno predicava bene e razzolava male. Ciò premesso, chiedo a Fulvio: ma Gesù quando parlava di fondare la sua “chiesa” usava il termine corrispondente letteralmente al greco “ecclesia” o intendeva l’istituzione la cui opulenza vedevo in piccolo proprio questa mattina: metà Chiavari proprietà della Chiesa (in senso immobiliare produttivo)oltre al quale si aggiunge l’otto per mille del contribuente? Visto che secondo la visione di Fulvio è Gesù il vero capo della Chiesa comincio allora ad avere le idee confuse sul suo vero insegnamento … I molti dubbi sui suoi vicari in terra invece sono stati un invariante di vita. Ma che dicotomia tra l’ecclesia e la chiesa. O non ho capito niente? Grazie Fulvio per un più puntuale chiarimento.
    Cordialità
    Salvatore Ganci

  4. Caro Salvatore, vorrei anzitutto precisare che non sono io a vedere in Gesù il vero capo della Chiesa (ekklesia, in greco “assemblea del demos”; nel Nuovo Testamento traduce l’ebraico qahal, cioè “assemblea liturgica di Israele”)ma san Paolo che, come attestano gli Atti degli Apostoli, ebbe sulla via di Damasco la rivelazione della misteriosa identità tra Cristo e la Chiesa. Per san Paolo l’ekklesia è né più né meno che il corpo di Cristo. Nella lettera agli Efesini si trova la famosa immagine della chiesa come sposa, anzi, carne di Cristo: “Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.” (Ef 5, 29-30)Membra del suo corpo, ma non ancora perfette. Non per niente la Chiesa, l’ekklesia, è tuttora in cammino. Verso dove? Il corpo incompiuto cresce verso colui che è la sua testa, il Cristo glorioso! Certo che, se dalle sfere celesti scendiamo nella polvere di questa terra, insieme alla Chiesa santa e invisibile troviamo anche quella visibile degli affari e del potere. Quale sia la vera sposa bisognerebbe chiederlo allo Sposo. Intanto chiediamoci: il tempio, cioè il Regno di Dio, è visibile o invisibile? E si trova dentro o fuori di noi? Mi accorgo che ti ho risposto con altre domande, ma stiamo trattando una materia che è misteriosa per definizione, quindi mi sembra giusto continuare a interrogarci sui misteri della fede. Grazie per il commento al commento.
    Fulvio

  5. Il genio della scienza a 12 anni già intuiva che la chiesa era un club di pedofili… io invece a 11 anni sono entrato in seminario dai missionari saveriani a salerno e tra collegi e scuole cattoliche di fratelli delle Scuole Cristiane, salesiani, clero secolare ecc… dove sono stato per anni compreso il catechismo parrocchiale ed i gruppi giovanili non ho mai , ma dico mai, visto niente di sconveniente.

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