Aborto: Ru486,Iannaccone, stop anche nelle regioni meridionali

   “Noi Sud si battera’ in tutte le regioni meridionali affinche’ si fermi la sperimentazione della RU 486. Questo farmaco rappresenta l’ennesimo cedimento ad una cultura di morte che pretende di sopprimere vite innocenti con un gesto semplice come quello di ingoiare una pillola. Una cultura che esclude ogni responsabilita’ della coppia, dando l’illusione di renderne la vita piu’ comoda.Condividiamo la scelta dei Governatori Zaia e Cota di bloccare la commercializzazione di un farmaco il cui utilizzo – ne siamo convinti – e’ incompatibile con la legge 194. Pertanto, chiederemo ai nostri consiglieri regionali di adoperarsi per far si’ che si blocchi l’introduzione della pillola abortiva anche nelle regioni meridionali.” Lo afferma il deputato Arturo Iannaccone, Segretario nazionale di Noi Sud. 

 

2 pensieri su “Aborto: Ru486,Iannaccone, stop anche nelle regioni meridionali

  1. Chiedo riflessione …è un argomento serio…ragazzi parliamo di aborto…cioè omicidio…

    Sarei contento se fosse applicata tutta la 194 e non sola una parte della legge,quindi riflettiamo…studiamo bene la legge
    194
    T U T T A.

    Chiederei quindi…

    Pasquino

  2. dare fiato, parlare forte per farsi sentire, farsi notare, magari essere oggetto di qualche polemica così si diventa utili e si dà senso al mestiere di politico e parlamentare. è davvero la battaglia tra la cultura della morte e quella della vita? non farò nessun accenno alle “vite” salvate dalla 194, se non al fatto che quella legge ha reso più “democratico e sicuro” l’aborto che prima per i ricchi consisteva in un viaggio nei paesi bassi o in inghilterra e per la restante parte era uso andare a morire dalle mammane. voglio solo mettere in evidenza che in italia non si pratica più l’aborto, in italia non si fanno più figli, e quei “pochi” casi sono per la maggior parte praticati da cittadini stranieri. bisogna farsene una ragione, solo in italia la RU 486 è considerata sperimentale, in altri paesi è prescritta tranquillamente dai medici di base. ora sono convinto che a parte i preti, non in teressa ai nostri politici alzare e sbirciare sotto le lenzuola o dettare il decalogo della sessualità virtuosa, e fortunatamente in italia ogniuno e libero di vivere la propria sessualità nel rispetto della propria moralità. quello che mi spaventa è trovarmi di fronte ad un politico che vuole fare la battaglia per la RU 486 senza dare la giusta priorità al diritto ad una sanità migliore per i cittadini campani. oggi caro iannaccone i campani emigrano principalmente per due motivi: per lavoro e per farsi curare. quindi caro deputato se non vivi sulla luna penso sia giuto che tu inizi la battaglia per dare una sanità decente ai cittadini campani altro che RU486!

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