Omaggio ad Antonio Genovesi

 

 

MariaPina Cirillo

Con una due giorni itinerante, che si è aperta lunedì 26 gennaio alle 9,00 all’ITC “Antonio Genovesi”, si è inteso tributare un omaggio ad uno dei più grandi illuministi  meridionali. La manifestazione, organizzata dallo storico Istituto Tecnico salernitano, ha visto la collaborazione dell’Università degli Studi di Salerno (Dipartimento di Filosofia, di Letteratura, Arte e Spettacolo, di Teoria e Storia delle Istituzioni) e del Comune di Castiglione del Genovesi, paese natale dell’Abate. Ad intervenire sono stati alcuni tra i più famosi studiosi dell’opera del grande economista che hanno coinvolto i presenti in una rievocazione che ha messo in evidenza sia l’aspetto più squisitamente culturale di questo grande figlio della nostra terra che la sua complessa personalità. La figura e l’opera del Genovesi, emerse dalle parole dei diversi relatori in maniera viva e pregnante, hanno permesso anche ai non addetti ai lavori, di apprezzare la valenza e la profonda capacità di quest’uomo di modesti natali divenuto uno dei più grandi innovatori del settecento, conosciuto ed apprezzato anche in Europa.  Ad aprire il convegno è stato il  dirigente scolastico, prof. Caterina Cimino, autrice di una interessante pubblicazione: “Antonio Genovesi tra biografia e bibliografia”. Il testo, dedicato al grande economista ed  agli studiosi del suo tempo,  presenta una pregevole raccolta di foto ed una notevole bibliografia. Dopo l’intervento dell’assessore provinciale all’istruzione Pasquale Stanzione, hanno relazionato i proff. Giuseppe Giarrizzo e Aniello Montano. Dalle loro parole è emersa la figura decisamente interessante di questo metafisico e mercatante capace di coniugare la cultura classica con le nuove istanze scaturite da una società proto-industriale e di imporre all’attenzione degli uomini del suo tempo una visione moderna in cui la scienza e la tecnologia sono strumenti indispensabili per migliorare le condizioni di vita di un popolo ed additargli la via per un riscatto civile. Una autentica filosofia “domestica” al servizio degli uomini, capace di legare economia, filosofia e morale in un’unica, originale riorganizzazione delle conoscenze che, pur non avendo la sistematicità di un impianto filosofico, ne ricalca molto da vicino la struttura. La disamina dell’opera e della figura dell’economista meridionale è proseguita nel pomeriggio presso l’Università di Salerno, Osservatorio dell’Appennino Meridionale. Qui, dopo i saluti del rettore prof. Raimondo Pasquino, si sono susseguiti i pregevoli interventi dei proff. Biagio De Giovanni, Niccolò Guasti, Aurelio Musi, Maria Luisa Perna, Giuseppe Ricuperati, Aurelio Tommasetti, Eugenio Zagari  che hanno animato la tavola rotonda discettando sulle tante, interessanti opere dell’insigne economista propugnatore di una riforma rivoluzionaria per i suoi tempi. Anticipando le più moderne concezioni, egli assegnava allo Stato una funzione positiva che lo vedeva direttamente impegnato nel campo dell’istruzione attraverso l’istituzione di una scuola laica e gratuita che abbattesse l’ignoranza e l’emarginazione e favorisse la crescita sociale e culturale del paese. L’interessante manifestazione si è conclusa martedì 27 a Castiglione del Genovesi con i saluti del sindaco Mario Camillo Sorgente e con le relazioni dei proff. Girolamo Imbruglia, Luigi Mascilli Migliorini e Sebastiano Martelli.  Questi, attraverso una dotta analisi dei tanti scritti autografi dell’autore e delle opere giovanili del suo discepolo prediletto Giuseppe Maria Galanti, hanno delineato un’immagine a tutto tondo  del Genovesi.  Le parole dei relatori hanno evidenziato gli elementi più innovativi dell’  universo culturale del grande illuminista e la sua geniale intuizione di una nuova realtà socio- economica, liberista ed aperta non soltanto alle arti liberali ma anche allo studio della tecnica e della meccanica, presupposti indispensabili in un mondo in cui la rivoluzione industriale si appressa a cambiare ogni regola, non soltanto nel campo produttivo ma anche in quello politico, sociale e culturale.