Taranto: Marina Militare, giuramento allievi 22° – 23° Corso normali marescialli

Si è svolta ieri presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto la cerimonia di giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana dei 230 allievi marescialli appartenenti al 22° ed al 23° Corso Normale che pronunciando la formula del giuramento, hanno sancito il loro legame alla Nazione entrando così ufficialmente a far parte della grande famiglia della Marina Militare.

La solenne cerimonia si è svolta presso la piazza d’Armi dell’istituto di formazione alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone e delle autorità civili e religiose locali oltreché dei familiari degli allievi, che sono tornati a poter assistere, nel pieno rispetto delle predisposizioni sanitarie in vigore, a questa importante cerimonia e a condividere con i propri cari questo emozionante e significativo momento.

La famiglia svolge un ruolo fondamentale coltivando il bagaglio culturale e valoriale che poi viene affidato agli Istituti di formazione” ha sottolineato l’ammiraglio Cavo Dragone, che poi ha proseguito dicendo “se queste ragazze e questi ragazzi sono oggi qui, dopo aver superato numerose prove, ed hanno deciso di giurare fedeltà alla Patria vuol dire che la famiglia ha svolto egregiamente il proprio lavoro”.

L’elemento umano ricopre un ruolo centrale ed insostituibile nell’azione dello strumento militare, ed è essenziale mantenere nel tempo un’elevata qualità professionale, partendo in primis dalla formazione. “La Marina si assume la responsabilità di seguire questi giovani con assiduità e con impegno in un ambiente nel quale, fin dal primo giorno, sono spinti a sviluppare il senso di appartenenza lavorando collettivamente come un equipaggio” ha evidenziato il capo di Stato Maggiore rivolgendosi ai famigliari presenti; ed ha poi concluso rivolgendosi direttamente agli allievi “il Paese si aspetta molto da voi ma sono sicuro che saprete essere all’altezza delle aspettative. Grazie per quello che avete fatto ma soprattutto per quello che farete”.