Allergie: gli acari

 

di Maria Vittoria Maltese

 Tra i microrganismi più incolpati, oltre alle allergie, pollini e polveri, ci sono gli acari. Essi sono responsabili di disturbi respiratori, insonnia, stress, affezioni agli occhi e dermatiti. Due sono le specie più diffuse e vivono generalmente nella polvere. Generalmente si annidano nei materassi, nelle coperte, nei cuscini, nei tappeti, nei peluche, nelle tende e nei libri lasciati esposti all’aria. Possono essere presenti anche in luoghi di conservazione di cereali, farine, alimenti come gli insaccati o nelle muffe. Essi si alimentano con piccoli frammenti della pelle umana, frammenti di insetti, forfora, funghi e muffe. Per eliminarli occorrerebbe sterilizzare la casa!Gli acari della polvere provocano irritazioni alle vie respiratorie, agli occhi e alla pelle. Tali irritazioni sono provocate dagli escrementi, dagli enzimi digestivi come anche le secrezioni ghiandolari durante la muta e l’accoppiamento oltre alle uova. Essendo tali animali microscopici appare evidente che anche tutti gli elementi che provocano le irritazioni non sono visibili ad occhio nudo. E’ da notare che non tutti gli individui sono allergici agli acari ma l’eliminazione di tali animali è un’ottima strategia quando si è in presenza di fenomeni come riniti o dermatiti e non si comprendono le cause. Riducendo la temperatura  degli ambienti al di sotto dei 16°C si riduce il ciclo vitale degli acari ma non è il modo migliore per eliminarli poiché essi riescono, anche se a fatica, anche a temperature intorno a 0°C. Un metodo più concreto è quello di mantenere l’umidità dell’ambiente vicina a quella dell’uomo (55%-60%)  cercando di eliminare gli oggetti dove potenzialmente essi si annidano (tende, tappeti, ecc..). Poiché il loro habitat naturale è la camera da letto una strategia può essere l’utilizzo di condizionatori (d’estate) e deumidificatori (d’inverno) con un valore di umidità impostato a 50°C.