Battipaglia: Regionali, Centro Democratico, candidata Gorrasio in campo per diritti disabili

Angela Gorrasio, in campo per i diritti di chi non ha voce, per i disabili, spesso ancora bistrattati nella nostra società. “La mia storia- dichiara- lastricata di difficoltà, dall’istruzione al riconoscimento dei diritti umani. Ho trascorso gran parte della mia infanzia nell’Istituto Campolongo Hospital ad Eboli, sia per la riabilitazione, data la mia paraplegia spastica, che per avere un minimo d’istruzione, giacchè circa quarant’anni fa non era possibile per i portatori d’handicap accedere alla Scuola Pubblica. Scuole Elementari e poi privatamente il diploma Elementare a casa, poichè chiuse l’Istituto;  conseguii Licenza Media dopo, con enormi sacrifici, nella Scuola Pubblica, in seguito a causa giudiziaria. All’epoca il termine handicap veniva confuso con persona non con quoziente intellettivo normale. Mi sono battuta a lungo affinchè venissero riconosciute ai diversamente abili, le attenzioni necessarie, trattandosi di normodotati intellettivamente.  Naturalmente poi al Seminario “Bertoni” di Battipaglia, privato, a frequentare Liceo Linguistico. Ad un certo punto mi dedicai al settore informatico e svolsi anche consulenze per ausili ortopedici. Entrai nell’Unitalsi, a 14 anni ed andai a Lourdes, ripetendo tale esperienza anche gli anni successivi, per ben 15 anni. Così conobbi mio marito, amico di un barelliere ed iniziammo un rapporto affettivo. Ho sempre amato lo Sport, per cui ho gareggiato anche nelle Para Olimpiadi per corsa, giavellotto e lancio del peso. La mia vita è stata sempre piuttosto movimentata, perchè non ho mai amato rilassarmi, nel portare avanti i diritti dei più fragili. Una lotta continua per portare avanti i nostri diritti. Ecco perchè ho deciso di candidarmi, a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca, col Centro Democratico, perchè credo che tante persone non abbiano nè autonomia nè dimestichezza nell’attuale giungla, per combattere contro un’imperante burocrazia. Spesso m’imbatto nella carenza di giustizia sociale che ci circonda: un’illegalità che penalizza, pur avendo diritti da portare avanti. Sto da tempo lottando per l’assegnazione di un alloggio popolare che mi tocca di diritto, ma che da anni non riesco ad ottenere. E resto in una struttura dell’ex Casa del custode della Scuola Media Marconi, piena di umidità e di muffa!!!! Ma non mi abbatto e vado avanti, cercando di sorridere alla vita ogni giorno, ringraziando Dio di quanto mi dà!”