Da Viareggio…spazio alla satira!

di Rita Occidente Lupo
Il Carnevale di Viareggio, con le maschere di cartapesta ed i carri allegorici, spegne la sua 136 esima candelina. Tanti gli anni che hanno raffigurato usi e costumi, emulando la satira più spicciola, per finire a quella più artefatta. Bersaglio privilegiato, i leader politici del momento, puntualmente sfilanti tra il curiosissimo corteo, ala ai big. Dopo le accuse mosse in qualche edizione precedente, per attacchi scivolati nello scurrile, quest’anno stemperato il tono. D’altronde il Carnevale, tra i suoi frizzi e lazzi, un giorno goliardico, in cui ridestare anche esibizionismo, nell’indossare abiti non propri. Nel volersi sentire diversi nel vivere, almeno per qualche ora, una fiction fuori dal tempo. Delle 11 costruzioni di prima e 6 di seconda categoria, stavolta cinque rappresentazioni dedicate al premier Berlusconi: “Mani di Forbici”, Alice nel paese delle meraviglie, Solutore finale, sultano, monarca, gobbo di Notre Dame, “Papi”.  Spesso accompagnate da alcuni ministri: Gelmini, Bossi, Tremonti, Alfano, Brunetta, Calderoli e Maroni, insieme a veline e ciambellani. Dei personaggi della sinistra, neppure l’ombra: un modo per riprodurre l’attuale quadro politico. Inoltre, un tocco particolare alle tematiche ambientali ed alla crisi economica. Un posto a parte, per la violenza: un carro di prima categoria, per le donne, vittime innocenti.