Nola: Coronavirus, Vescovo Marino scrive a Sindaci e personale sanitario

Carissimi sindaci, desidero rivolgere a voi un pensiero di amicizia e stima in un momento di emergenza nazionale che vi vede in prima linea nel sostegno e nell’indirizzo alle comunità locali.

È un momento storico che rafforza l’alto senso vocazionale del servizio politico, è un tempo che ci riconsegna l’urgenza di un bene comune che solo insieme possiamo perseguire, con rinunce personali in previsione di un beneficio maggiore per tutti.

A nome della Chiesa di Nola, vi ringrazio per quello che state facendo e per come lo state facendo, correndo rischi personali, per la vostra salute e per quella delle persone a voi più vicine. Vi assicuro, a nome di tutti i sacerdoti, la piena e totale corresponsabilità nel rispetto delle norme di sicurezza e la completa disponibilità a collaborare per la tutela della salute delle persone.

Ci insegnerà molto, questo tempo. Sicuramente l’idea di “comunità” ne uscirà cambiata. Non sappiamo ancora in quale direzione, ma molto dipenderà proprio da chi riveste responsabilità pubbliche. C’è un compito di indirizzo che certamente crescerà, che andrà esercitato rafforzando la partecipazione, la condivisione, il discernimento. E nel mentre affrontiamo insieme questa fase emergenziale, non trascuriamo la necessità di pensare, sin da oggi, a un “dopo”. Un “dopo” che riguarda i rapporti umani e la loro riconfigurazione, i vincoli di solidarietà, la coesione sociale, il lavoro, l’economia.

Come Chiesa, sentiamo che il nostro compito in questo momento è soprattutto quello di essere “riserva di speranza” e punto di connessione di legami che non vanno persi o indeboliti, ma anzi rafforzati e resi più autentici. Ci avviamo a una Pasqua “senza popolo” che però, e non è un paradosso, sarà “popolare” più che in altre circostanze, perché siamo fino in fondo immersi nelle vicende della nostra gente.

Rinnovando i sentimenti di stima e gratitudine, vi saluto e vi porto nella preghiera.

 Francesco Marino

 

Carissimi amici, con pudore, e senza voler sottrarre nemmeno un minuto di tempo al vostro prezioso lavoro, desidero portarvi una parola di stima e gratitudine mia personale e di tutta la Chiesa di Nola.

I media ci mostrano immagini commoventi, a testimonianza del vostro impegno. Ma nessuna immagine televisiva o del web può minimamente restituire ciò che state davvero vivendo nelle corsie, a fianco a malati colpiti da un virus in larga parte ancora sconosciuto e perciò imprevedibile.

Anche attraverso questa lettera e voi rivolta, chiedo con forza alle istituzioni preposte che vi siano forniti tutti gli strumenti e i dispositivi medici per lavorare e curare in condizioni di massima sicurezza. A voi chiedo di non arrendervi e di sentirvi sostenuti da tutti i cittadini.

Molto ci sarà da riflettere, dopo l’emergenza, sul valore della Sanità pubblica e sull’alto senso vocazionale del vostro lavoro, spesso mortificato da tagli economici motivati solo da “ragioni di cassa”. E in generale, molto dovremo e potremo riflettere sull’altissima professionalità presente negli ospedali del nostro territorio, a sconfessare i soliti stereotipi.

In questi giorni sentiamo rafforzarsi in ciascuno di noi il senso di responsabilità per la vita, la vita di tutti, specie dei più deboli e fragili. In questo momento voi siete la mano, il cuore e l’intelligenza di Dio a servizio della vita. Ma sappiamo bene che questa enorme responsabilità che oggi è sulle vostre spalle andrà condivisa dopo l’emergenza, con stili di vita, scelte e atteggiamenti di cura verso se stessi e verso gli altri che aiutino il vostro lavoro.

Vi affido tutti all’intercessione di Maria, salute degli infermi.

X Francesco Marino