Stop al fumo in gravidanza

di Rita Occidente Lupo

Il fumo in gravidanza, sempre saputo che nuoce gravemente al feto. Non solo perché l’intossica, ma anche perché crea seri danni placentari. Con tutto ciò ancora numerose mamme, non riescono a staccare le dita dalla killer nicotina. Da recenti ricerche, il fumo agisce negativamente sulla pressione arteriosa del nascituro, creando anche postumi decessi tra i lini. Lo studio svedese,  su circa 40 neonati, di cui 17 figli di donne fumatrici. I piccoli erediterebbero problemi circolatori, visibili nei primi mesi di vita. Oltre al maggior afflusso sanguigno, all’accelerata arteriosa.  Non per esorcizzare il panico del tabagismo, i dati resi pubblici solo per erudire ulteriormente le neo mamme. Nello scorso anno, in Italia, rincarato il numero dei dipendenti della sigaretta. Malgrado i numerosi battage antifumo, specialmente tra i giovani, nulla di nuovo sotto il sole. Circa 13 milioni, il 25,4% della popolazione, di cui 7,1 milioni uomini e 5,9 donne”. Gl’imitatori di Svevo, nell’ultima sigaretta, più che mai storditi di nicotina: specialmente tra i 15 ed i 24 anni. Contro il tabagismo, a breve una campagna, con cartelloni pubblicitari, atti a distogliere dalla sigaretta. Tenendo presente che il fumo passivo, crea ugualmente problemi, dopo il decreto Sirchia, l’allentata dipendenza ha ceduto il passo. Come gli ambienti per fumatori e le sale all’aperto. In ossequio al rispetto della salute, chi non intende abbreviare i propri giorni direttamente né per il vizio altrui!

 

 

2 pensieri su “Stop al fumo in gravidanza

  1. Data l’importanza dell’argomento, mi permetto di accennare agli effetti concomitanti del Radon (altamente nocivo per il futuro bambino) col fumo che è in grado di veicolare il radon nei polmoni. I posti più pericolosi sono gli ambienti rimasti chiusi per lungo tempo ove dal suolo, attraverso crepe o fessure del pavimento avviene l’emanazione del Radon e da alcuni materiali edilizi impiegati, attenzione, soprattutto, agli ambienti polverosi.
    L’aria, inalata attraverso il naso e la bocca, viene inviata , per mezzo della faringe e della trachea agli alveoli. L’organismo cerca di difendersi come può,con l’eliminazione delle impurità, mediante le ciglia dei bronchi, aumentando il muco polmonare (quello che provoca la tosse nei fumatori), ma, a volte persistendo nell’insana abitudine rendiamo l’impresa ardua e difficile.

  2. Iniziai a fumare durante lo sbarco degli alleati; (avevo solo dieci anni.( Lavavo i costumi pieni di sabbia degli alleati per avere in cambio qualche sigaretta. Poi iniziai a vendergli frutta al Rest Camp che era situato verso Torre Angellare lato mare verso la vecchia Marzotta. In quel luogo vendevo in permuta le mie ciliege con sigarette . compravo le ciliege al Ponte del Mazzariello (S,Eustacchio) e che poi rivendevo ai vicini di casa. La necessità mi aveva reso un vero scugnizzo nel lato buono della parola. Ma tornando alle sigarette, Vorrei dire, soprattutto alle meravigliose donne di Salerno che attendono un figlio di non fumare più. Io ho fumato fino a dieci anni fa e, negli ultimi tempi,ero divenuto talmente schiavo delle sigarette , che ne fumavo ben quattro pacchetti al giorno, talvolta mi trovavo con due sigarette accese in mano senza accorgermene.Ma un giorno,in un baleno,decisi di smettere di fumare.
    Soffrii un po’ per alcuni mesi, ma poi mi abituai ; e smisi di bere tanto caffè che le stesse sigarette richiedevano. Ora non sono più schiavo , nè delle sigarette, nè del caffè e sono felice e contento con un fiato da vero cavallerizzo, cosa che mi mancava allora. Quindi Belle donne, siate coraggiose e dite addio alle sigarette! Farete il più grande regalo ai fistri nascituri.In bocca al lupo!

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