Eboli: GdF, scommesse illegali

Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio predisposti e coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, le Fiamme Gialle della Compagnia di Eboli hanno effettuato un intervento in materia di scommesse illegali presso un locale aperto al pubblico sito nel centro di Eboli. I militari, al termine di alcuni appostamenti operati nei giorni scorsi, hanno individuato un locale ove il titolare, privo di alcuna autorizzazione dei Monopoli di Stato, raccoglieva denaro per scommesse da effettuare su partite dei campionati di calcio nazionale ed esteri, mediante collegamento ad un Gestore inglese. In pratica, così come avviene normalmente presso i concessionari di scommesse abilitati, i giocatori interessati potevano recarsi presso tale locale per effettuare scommesse sulle partite di calcio mediante versamento al titolare del centro di denaro contante ed il rilascio da parte di quest’ultimo della cd. “bolletta” a titolo di ricevuta di gioco riportante gli estremi di un gestore scommesse anglosassone, il tutto in violazione della normativa vigente che vieta l’intermediazione nelle scommesse sportive in mancanza dell’idonea autorizzazione dei Monopoli di Stato.I Finanzieri hanno proceduto ad una perquisizione presso i locali interessati, accertando che il titolare del centro scommesse aveva in realtà stipulato un contratto con la società inglese per offrire agli utenti interessati la possibilità di accreditarsi mediante l’apertura di un proprio conto corrente telematico per partecipare alle scommesse sportive tramite collegamento ad internet. Infatti presso la sede perquisita sono stati rinvenuti i singoli contratti stipulati da alcuni giocatori interessati, ove era precisato tra l’altro la somma di denaro anticipata per usufruire della possibilità, solo personalmente, di effettuare scommesse anche tramite collegamento internet dal proprio domicilio.  All’atto dell’intervento, operato dai finanzieri poche ore prima dell’inizio delle partite di calcio del campionato di serie A, sono stati invece individuati numerosi giocatori intenti ad effettuare scommesse mediante versamento di denaro contante al titolare che rilasciava apposita quietanza così come i centri scommessi autorizzati dai Monopoli, il tutto in violazione della normativa vigente rappresentata dalla Legge 401 del 1989, che vieta la mediazione non autorizzata dagli stessi Monopoli di Stato.Le operazioni di servizio si sono concluse con il sequestro di due computer utilizzati per la raccolta illecita di scommesse, nonché di circa 500 Euro in contante versati da alcuni giocatori unitamente alle ricevute attestanti il pagamento effettuato, mentre il titolare del centro è stato denunciato per violazione della citata Legge 401 del 1989 che prevede in questi casi la sanzione della reclusione sino a tre anni.