Costiera Amalfitana: Cisl in campo,per la frana

Una frana sulla strada statale 163, tra i comuni di Vietri sul Mare e Cetara, mette ko la Costiera Amalfitana e a rischio il turismo legato alle festività natalizie. La Cisl scende in campo e, a difesa degli operatori turistici e dell’economia del territorio che si basa prevalentemente sull’attività ricettiva, chiede tempestività alle istituzioni per risolvere i disagi causati a tutti i cittadini che risiedono nei comuni della Costiera.«La Costiera Amalfitana rimane interdetta ai turisti con conseguenze serie sull’economia locale», spiega il segretario generale della Cisl Salerno, Giovanni Giudice. «Potrebbero essere numerose le disdette dei vacanzieri che, apprendendo la notizia smottamento del costone roccioso avvenuto nel territorio di Vietri sul Mare, sarebbero capaci di disertare la Divina in occasione dei veglioni di fine anno e della prossima stagione estiva». Un danno economico notevole per l’intero territorio, che la Cisl Salerno vuole cercare di evitare: «Si inizino i lavori di messa in sicurezza , che da anni stiamo aspettando», tuona Giudice, «altrimenti rischiamo di dare già un biglietto da visita poco edificante in vista dell’imminente stagione estate. Non vorrei che a metà luglio dell’anno prossimo oltre che con i soliti problemi ci sia da fare i conti anche con quelli causati da qualche smottamento figlio di un improvviso temporale estivo. E’ inammissibile che problematiche così importanti per l’intera comunità della Costiera vengano presi in considerazione solo quando accadono, considerando che prevenendo queste cose si potrebbero evitare tanti problemi». Infine, il numero uno del sindacato di via Zara lancia una frecciatina al mondo delle istituzioni: «Oggi, al di là delle strutture fisiche, perdiamo colpi proprio su questa capacità di mettere il turista a proprio agio. Buttare la colpa sugli albergatori o sui titolari di strutture ricettive non serve. Manca un sistema con un’identità forte. L’organizzazione turistica nella nostra Provincia è una maionese impazzita. C’è bisogno di un sistema turistico più forte, flessibile che riduca i costi lungo tutto il percorso del prodotto che andiamo ad offrire. E soprattutto c’è necessità di un sistema inserito in un marketing fondato su un’identità nitida e vendibile del territorio in tutto il suo complesso. L’azione per riqualificare il nostro turismo non può essere lasciata ad albergatori lasciati soli da una Regione sempre più assente».