Svizzera boccia i minareti!

di Rita Occidente Lupo

Il divieto dei minareti non viola la libertà di religione. Questo il dictat che dal Paese dei Cantoni, passa non attraverso la voce del muezzin. Infatti già insistono, in Svizzera, circa 160

moschee. Solo 4 col minareto. Dimostrazione lampante di come si possa praticare l’Islam anche senza torri. La religione d’Allah, basata su cinque pilastri: professione di fede, preghiera, elemosina, digiuno durante il mese del Ramadan e pellegrinaggio alla Mecca. La preghiera, un momento scandito ritualmente nel corso della giornata. Ben 5 pause, che il muezzin invita a rispettare, col suo volto verso la Mecca. In Svizzera, una nutrita presenza islamica, ha posto il problema anche del culto. E dei suoi luoghi per esercitarlo. Ma la commistione etnica, comporta anche una proliferazione religiosa: il 46% della popolazione, in antitesi con l’edificazione dei minareti, mentre il 39% l’accetta. Solo il 15% mostra incertezze. Il sondaggio, alla vigilia del referendum promosso dalla destra conservatrice ‘Contro la costruzione di minareti’. Il 29 novembre gli Svizzeri dovranno pronunciarsi sulla proposta d’ introdurre nella Costituzione federale il divieto di costruirli. Governo e maggioranza parlamentari propensi alla bocciatura. Il minareto, simbolo sociale e religioso d’una fede, ha il suo fascino. La torre, a corredo della moschea, costituisce un monito per l’islamico. Un punto di riferimento, come il campanile. La popolazione svizzera, che continua a professarsi religiosamente cattolica, non intende avallare una legittimazione islamica. Una religione può essere professata comunque, anche senza visibili segni esteriori. Il minareto, relegato ad altri Paesi, in cui l’Islam, religione ufficiale.

 

Un pensiero su “Svizzera boccia i minareti!

  1. NO AI MINARETI. NO AI CAMPANILI.

    Sono tutti e due fastidiosi.

    Eccezione: se al posto del furioso scampanare o della nenia nasale c’è una graziosa musichina (come certi carillon nei paesi nordici)

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