Mediterranean Pride of Naples 2017 conferenza stampa

Si terrà Mercoledì 21 giugno alle ore 11.00 presso la Sala Giunta del Comune di Napoli la conferenza stampa di presentazione del Mediterranean Pride of Naples 2017, la manifestazione regionale per la rivendicazione dei diritti civili della comunità lgbtqi che si svolgerà sabato 24 giugno e il cui tema centrale è il corpo e la capacità di autodeterminarsi. Durante la conferenza stampa – a cui prenderà parte Simona Marino, Consigliera con delega alle Pari Opportunità del Comune di Napoli – sarà illustrato il percorso del corteo, saranno annunciati la madrina e i testimonial, illustrati gli eventi di avvicinamento e la piattaforma politico-programmatica. Il corpo inteso come laboratorio di libertà e intima e rivoluzionaria fucina della propria autodeterminazione. Al di là di qualsiasi schematismo ideologico e politico, rivendicare la centralità del corpo e del corpo nella sua dimensione fisica ed erotica significa sottrarre il corpo sia alla logica della mercificazione capitalistica sia a quella della mortificazione religiosa. In tale prospettiva, il corpo diventa uno strumento rivoluzionario, di potenziale infrazione a qualsiasi normalizzazione coatta, a qualsiasi autorità che, dall’esterno, intenda decidere per il nostro corpo e sul nostro corpo. Il corpo, nell’esibizione della sua fluida e nuda potenzialità destrutturante, scardina la cappa sessuofobica, misogina e maschilista che incombe ancora nell’immaginario collettivo. Rivendicare i diritti del corpo, significa anche restituire alle associazioni lgbt il significato primigenio di movimento di liberazione sessuale e culturale avviando, proprio a partire dal Mediterranean Pride of Naples 2017, una discussione laica, seria, informata ed emancipata su tutte le questioni che investono il nostro corpo. Il Mediterranean Pride of Naples si inserisce così  nell’“Onda” dei Pride territoriali, e più in generale nel panorama dei Pride internazionali che alla fine di giugno rievocano i leggendari moti di Stonewall che nel lontano 1969 diedero il via alle lotte di rivendicazione della comunità lgbt in tutto il mondo. Inoltre, è indispensabile ricordare che, insieme al tema del corpo, il Pride di Napoli insiste, da sempre, sul tema del Mediterraneo: il Mare Nostrum come ponte di culture e conoscenze che unisce popoli solo apparentemente distanti. Quel Mediterraneo che nella storia ha costituito una opportunità di crescita e di scambio culturale, e che invece, con drammatica regolarità, restituisce a una Europa colpevole i corpi senza vita di migliaia di persone, di donne, uomini e bambini in fuga dalla violenza, dalla fame e dalle guerre. Proprio per questo il corteo del Mediterranean Pride of Naples 2017, oltre alla scelta di avere la Statua del Nilo – simbolo di integrazione – nel suo logo, partirà da Piazza Municipio, piazza simbolo “sospesa” tra il Porto – luogo cardine di partenze e approdi nel Mediterraneo – e Palazzo San Giacomo: Casa comunale che ha accolto nell’ultimo anno momenti importanti della nostra storia dei diritti. La manifestazione è stata anticipata nei giorni scorsi da una campagna di affissioni (con le foto di Mario Gelardi su progetto grafico di Luciano Correale) e uno spot (diretto da Mariano Lamberti) che vedono tra i protagonisti la coppia formata da Daniela Lourdes Falanga (donna transessuale MtF, delegata per le politiche trans di  Arcigay di Napoli) e il suo compagno Ilario Arena (militante transessuale FtM), il tutto sotto la supervisione artistica di Claudio Finelli (delegato cultura di Arcigay). La giornata si concluderà, infine, all’Ippodromo di Agnano  con il party ufficiale organizzato dal gruppo La Mamada. Organizzato dal Comitato Campania Rainbow e dal Comune di Napoli, il Mediterranean Pride of Naples 2017 è realizzato con il patrocinio del Comune di Napoli, di Provincia di Salerno e della Regione Campania, del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America per il Sud Italia, del Consolato Generale di Spagna a Napoli, dell’Istituto di Cultura Francese, del Consulado de Venezuela en Nápoles, dell’Osservatorio LGBT e del Centro di Ateneo Sinapsi dell’Università degli Studi di Napoli – Federico II e con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Napoli e della Consigliera di Parità della Città Metropolitana.