Roma: 7^ ediz. Marcia per la Vita

Appuntamento ore 15,00, piazza della Repubblica sabato 20 maggio. A un mese dalla settima edizione della Marcia per la Vita, dobbiamo prendere atto che in Italia gli attacchi alla vita innocente sono sempre più numerosi e ravvicinati nel tempo. Il parlamento si appresta a votare una legge che di fatto introdurrà l’eutanasia e stavolta con un consenso politico, culturale e purtroppo persino religioso; nel Lazio, la giunta Zingaretti si è adoperata per superare il “problema” dell’obiezione di coscienza dapprima attraverso l’istituzione di un bando per l’ammissione di soli medici non obiettori all’ospedale San Camillo di Roma, poi mediante l’avvio di un progetto sperimentale che prevede la somministrazione gratuita della micidiale Ru486 anche nei consultori pubblici, progetto peraltro già avviato dalla regione Toscana. Sappiamo bene che una volta introdotto per legge il principio in base a cui ciascuno è (apparentemente) libero di decidere di vivere o di morire, e di aver diritto di rinunciare pertanto anche ai cosiddetti interventi di base come l’alimentazione e l’idratazione somministrati artificialmente, vengono a crollare uno ad uno tutti gli argini etici e normativi posti a difesa del più debole; a quel punto non avrà neanche più senso parlare di libertà di scelta visto che si verificheranno con sempre maggior frequenza casi in cui saranno gli altri a decidere per noi, dunque anche contro la nostra volontà, che sia essa formalmente espressa oppure no. Tale è infatti il decorso naturale delle leggi a favore dell’eutanasia già introdotte da anni in diversi paesi europei e che danno conto di una situazione ormai completamente fuori controllo. Sappiamo anche che rendere la procedura abortiva sempre più facile e nascosta attraverso la deospedalizzazione dell’aborto moltiplicherà gli omicidi dei bambini non nati e porterà alla disperazione un numero sempre maggiore di donne. I dati diffusi dall’Istat confermano la drammaticità della situazione demografica italiana, in cui il numero dei morti ha ormai già da qualche anno superato quello dei nati, quasi a certificare l’efficacia dei meccanismi autodistruttivi portati avanti con l’inganno dalle avanguardie rivoluzionarie. E’ pertanto più urgente che mai scendere in piazza per contrastare in qualche modo l’avanzare della cultura di morte ed abbiamo l’occasione di farlo partecipando alla settima edizione della Marcia per la Vita che si terrà a Roma il prossimo 20 maggio. Ormai il tempo delle mediazioni e dei compromessi a è finito: occorre difendersi nel modo in cui ci è ancora possibile farlo, ossia appropriandosi dello spazio pubblico per testimoniare la verità tutta intera sull’uomo al fine di ridestare le coscienze sopite da decenni di propaganda antiumana. Non sarà facile ma è l’unica strada percorribile che ci condurrà infine, ne siamo certi, alla vittoria finale, con l’aiuto di Dio. La Marcia per la Vita ci ricorda ogni anno la necessità di questo impegno.

Comitato per la Marcia nazionale per la Vita