Cava de’ Tirreni: Ausino Bene Comune, lettera aperta a Servalli
Tra qualche settimana il decreto Madia sui servizi pubblici andrà in porto definitivamente e diventerà legge. Esso prevede (art. 7) che: il Servizio idrico integrato non potrà più essere affidato ad aziende di diritto pubblico; i Comuni saranno costretti a cedere ai privati parte delle azioni che possiedono nelle società che gestiscono il Servizio (SII), se impossibilitate a rispettare le condizioni imposte dalla Legge. Di conseguenza la gestione di Ausino passerebbe ai gruppi imprenditoriali che si stanno spartendo il business dell’acqua: la Gori e i suoi controllanti stanno già da tempo scaldando i motori. Con le inevitabili conseguenze di aumento delle bollette che si uniformeranno a quelle che Gori già utilizza nell’area nocerino-sarnese-vesuviana: una famiglia-tipo di 4 persone con un consumo annuo di 300 metri cubi pagherebbe il 110% in più!Come impedire tutto ciò ? Accelerando la trasformazione di Ausino in azienda speciale, prima che lo schema di Decreto legislativo diventi legge. La si metterebbe in sicurezza, evitandone la privatizzazione. Infatti l’obbligo di cessione di parte delle azioni non opera per le aziende di diritto pubblico quale è appunto l’azienda speciale. Ma occorre fare presto per non far scattare l’obbligo. Aspettare ancora come stanno facendo le amministrazioni di Servalli a Cava e di Benincasa a Vietri, nonostante i rispettivi consigli comunali abbiano da molto tempo deliberato all’unanimità la trasformazione, le