Eboli: la giostra medioevale omaggia i soldati di Kabul

E’ la voce del tenore Mario La Manna ad intonare l’inno nazionale, dopo la deposizione della corona d’alloro ai caduti di Kabul ed il minuto di raccoglimento. E’ l’omaggio del Centro Nuovo Elaion anche ai tanti soldati italiani che rischiano la vita per la patria. Segue poi il rullo incessante dei tamburi e la giostra si riapre. Sono gli sbandieratori di “Porta Santa Caterina”, accompagnati dai tamburini, a calcare la scena. Lo spettacolo ha inizio. Non ha eguali l’emozione di assistere all’esibizione dell’unico gruppo al mondo di sbandieratori “disabili”, parola in tal caso inappropriata considerata la loro abilità nel maneggiare le pesanti bandiere. Sono l’orgoglio del presidente del Centro, Cosimo De Vita, e del suo vulcanico staff, sono la dimostrazione di quanto siano necessarie le attività riabilitative messe in campo e di come sia possibile una integrazione sociale dei pazienti. La giostra medievale nasce per questo ed è per lo stesso motivo che ogni anno tanti sono i gruppi che decidono di partecipare alla Quintana.In centinaia, infatti, si sono dati appuntamento al Centro domenica pomeriggio, indossando i ricchi abiti medievali. Sbandieratori ed arcieri, archibugi e falconieri, hanno arricchito il corteo aperto dai cavalieri della città Regia di Caserta. Ma è il passaggio delle dame quello più atteso, tra cui spicca la figura di Ana de Mendoza, principessa d’Eboli, e del suo consorte. Ed è questo il ruolo che il Centro Nuovo Elaion ha voluto riservare ieri a Maria Giovanna Elmi, la nota presentatrice che da fatina si è trasformata in principessa. Accompagnata da Vito Di Mieri, nelle vesti del principe Ruy Gomez de Silva, e dalla dama di compagnia, Raffaella Aita, la Elmi ha attraversato il centro cittadino a bordo di una carrozza del ‘600 fino a raggiungere piazza della Repubblica, dove ad attenderla sul palco coperto le autorità cittadine. Nonostante il tempo inclemente che ha impedito l’esibizione di alcuni gruppi presenti, la manifestazione è andata avanti regalando un’emozione dopo un’altra. Tra tante: il taglio di una torta da guinness dei primati (tre metri e mezzo) realizzata dal pasticciere Michele Garofalo. Un mosaico composto da 21 mini torte su cui sono state riportare le foto storiche della Quintana.I riflettori sono poi puntati sullo spettacolo di musica popolare di Vito Mercurio e Famiglia d’Arte, accompagnati dal gruppo “La paranza di Cicetto e Sabatino”, che hanno intonato fronne al ritmo di tammorre e castagnette.  “E’ sempre una grande emozione- spiega Cosimo De Vita- la giostra è ormai diventato un appuntamento molto atteso dai nostri ragazzi e dalla città tutta e l’idea di dedicare questa edizione alla memoria dei soldati caduti ha reso ancora più ricca di significato l’intera manifestazione. Con noi, quest’anno poi la signora Elmi a cui va il nostro ringraziamento. Meritava un posto d’onore per la sua sensibilità e la disponibilità mostrata nei confronti dei nostri ragazzi. Il suo interessamento in merito alle problematiche dei portatori di handicap andava ricambiato”.