Napoli: poliziotto ferito, Coisp, FAI (Federazione Antiracket) e altre Associazioni manifestano a favore della Polizia di Stato

 Domani mattina  26 settembre  alle ore 10.00, gli associati alla  Federazione Antiracket e alle altre associazioni si ritroveranno  fuori alla questura per creare una catena umana a sostegno del lavoro svolto dalla Polizia di Stato e dalle altre forze partenopee contro il cancro delle estorsioni, esprimendo la solidarietà al poliziotto gravemente ferito. Giuseppe Raimondi, Segretario Generale  Regionale del sindacato indipendente di Polizia Coisp,  ha dichiarato: ” A quasi 24 ore dal terribile, efferato  e vile agguato , le condizioni  di  Nicola, il valoroso collega della questura di Napoli rimasto ferito, restano ancora molto serie. Voglio far sentire la nostra vicinanza alla sua famiglia,  ai suoi amici così  duramente provati da tutto ciò. Ho molto apprezzato le parole di Tano Grasso, promotore della FAI , con le quali esprime a nome di tutti i soci la gratitudine per l’enorme mole di lavoro che noi poliziotti e  tutti gli appartenenti al comparto sicurezza , portiamo avanti nonostante le grandi difficoltà,  i tagli che ci hanno decimato sia numericamente  che economicamente.  Domani parteciperò  alla catena umana organizzata  così  da ringraziare personalmente il Grasso e dimostrare che solo remando tutti nella stessa direzione possiamo vincere ed estirpare il cancro della criminalità, che non consente il vivere civile e blocca lo sviluppo  specialmente in realtà   come quella partenopea.  Da via Medina – prosegue Raimondi – lanceremo un messaggio forte sia ai delinquenti  che alle Istituzioni.  Noi ci siamo , più  forti che mai, ma al Governo chiediamo a gran voce fatti e non parole. Il momento delle passerelle, dal Capo della Polizia Pansa ai Ministri vari, è finito ! Abbiamo bisogno di risposte forti . Il Ministro Angelino Alfano ha deciso di inviare 50 uomini…. 50 don Chisciotte a combattere contro i mulini a vento….. In Campania abbiamo bisogno di leggi speciali e principalmente  della certezza della pena. Altro che svuotacarceri, chi decide di delinquere  deve restare in cella per tutta la durata della pena prevista dal codice penale, basta ai benefici, basta arrestare per poi vederli liberi di delinquere a distanza di poche ore. Facciamo in modo – conclude il leader regionale del Coisp – che il sacrificio di Nicola e di tanti altri colleghi che quotidianamente  mettono a repentaglio la propria vita per uno stipendio da fame, non sia inutile. “