Lourdes: Daniela Del Vacchio, un viaggio per rafforzare la fede nella sofferenza!

dal nostro inviato il Direttore Rita Occidente Lupo

Andare a Lourdes per cercare le radici della propria fede o per irrobustirla. O per chiedere una grazia, quando il cuore sanguina ed il fisico, come la psiche, sono messi a dura prova. Daniela Del Vacchio, 24 anni di Bracigliano, laureanda in psicologia infantile, da sempre cattolica praticante. La sua fede, messa a dura prova da un’improvvisa patologia che ha sconvolto i suoi progetti. “Volevo laurearmi in luglio con il gruppo di amiche col quale abbiamo affrontato gli studi- rivela- ma la scoperta di un sarcoma all’omero, ha mandato tutto in frantumi. Oltre all’amputazione del braccio destro, son venuti fuori anche dei noduli polmonari, che hanno richiesto un ulteriore intervento. Ho iniziato la chemio, che pero’ non ho tollerato ed i globuli bianchi si son qudruplicati. Mi affido a Cristo ogni momento e continuo a pregarlo come ho sempre fatto: ho una grande serenità in cuore, grazie al costante aiuto spirituale del mio parroco don Emmanuel Vivo, che mi ha fatto comprendere che la croce è proporzionale alle forze umane di sopportazione. Avevo desiderio di venire a Lourdes: già una decina d’anni fa ero stata in tale luogo. La mia ribellione al male? Quando scoprii dei noduli, ebbi un attimo di rabbia, ma rientro’ subito, rimettendomi nelle mani di Dio. Che mi regala anche tante giornate gioiose: una telefonata amicale, una visita inaspettata. Certamente la mia famiglia sana nei valori mi dà tanta forza; da quando mi son ammalata tante cose son mutate: alludo alla prospettiva con cui guardo alla vita, non dando più tanta mportanza a bazzecole come prima e scoprendo anche che c’è tanta bontà in giro!”