Omissione di soccorso?

di Rita Occidente Lupo

L’ennesima tragedia del mare. Le carrette della salvezza, alcove di morte. I clandestini che dovevan trovar riparo a Lampedusa, deceduti durante la traversata. Non  la prima volta che stranieri, in fuga da Paesi in guerra o da pestilenze e carestie, finiscano per venir meno proprio sulla via della salvezza. Tante volte, troppe finora, le acque, tombe di vite umane, spezzate dalla fatica e stremate dalle difficoltà. Tanti innocenti smarriti nel tragitto. Altri scaraventati tra i flutti. I 75 Eritrei partiti dalla Libia, stanno dimidiando l’opinione pubblica. Ed attizzando il fuoco della querelle politica. Non si perde occasione per poter discettare e strumentalizzare le situazioni anche dinanzi alla vita stessa. La Cei ha categoricamente sollevato la voce, riesumando l’eccidio della Shoah. Lo scaricabarile tra Governo e Forze dell’Ordine. L’appello dei clandestini, sarebbe stato raccolto da Malta: altro che razzismo! Solo troppo tardi, per metter in salvo tutto il bastimento di vite umane. Un solo gommone, un lustro di superstiti. Testimoni oculari di un dramma, consumato tra l’indifferenza e la xenofobia, secondo molti. Nella vicenda,  parole grosse. Si parla d’omissione di soccorso. Di voluta indifferenza dinanzi alle richieste d’aiuto. Scattate le indagini del caso,  la tragedia dell’evento. Che si spera ponga la parola fine alle traversate della morte, in cerca di salvezza!