Montecorvino Rovella: Settimana Benessere contro pericoli network

Una serata accorsata quella all’ex Pretura, che nell’ambito della Settimana del Benessere Psicologico, voluta dall’Ordine degli Psicologi  della Campania, ha inteso accentare il valore degli strumenti mediali, nell’era virtuale. In apertura, il saluto istituzionale dell’assessore comunale Marisa Stabile, che ha stigmatizzato l’attenzione del territorio alle fasce d’età più inclini all’uso anche smisurato delle tecnologie informatiche, spesso non prive d’insidie. Di qui il qualificato parterre, che ha illustrato  pregi e pericoli di una comunicazione sempre più dinamica, ma con coni d’ombra per la sicurezza specialmente dei minori: Rolando Sibilia “Io, genitore nell’era digitale”, che ha rilevato come la comunicazione virtuale, spesso avulsa dal contatto emotivo-relazionale autentico, rischi di prendere il sopravvento sull’esperienza vissuta nella realtà quotidiana. Di  qui la dovuta attenzione genitoriale, nel momento in cui i figli s’intrattengono ore intere al pc, non curando altri compiti fondamentali. Grazia Imparato, Feliciana Pizzuti, Chiara Delle Donne, Serena Caputo,  in qualità di psicologhe, hanno incisivizzato le probabili dipendenze dal prolungato uso della rete e le inevitabili ricadute negative su personalità particolarmente fragili che, se inizialmente possono ricevere proprio dall’universo virtuale, input per superare timidezza, in seguito devono affermare la proria identità senza trincerarsi dietro anche l’anonimato, che copre molti rapporti nati  sui network sociali. Padre Gianfranco Pasquariello, frate cappuccino e psicologo, sempre a contatto coi giovani, ha illustrato come la valenza affettiva, indispensabile nel contatto diretto con interlocutori spesso mistificati, che optano anche per la fantasia, al posto della realtà nel costruire rapporti durevoli nel tempo. Rita Occidente Lupo, direttore del nostro quotidiano,  in qualità anche di docente ha portato la sua esperienza sia nel mondo scolastico, che in quello giornalistico, trattando la validità di una tecnologia avanguardista, al passo coi tempi, ma nel contempo non sostitutiva di autentiche relazioni sociali. Renzo Stio, Dirigente scolastico, vice presidente del Consiglio Nazionale Andis, ha brillantemente tratto le conclusioni, sostenendo che ormai il digitale, ha invaso la nostra esistenza, per cui occorre adeguarsi ai tempi, pur vigilando sul corretto uso, che può riservare spiacevoli incidenti di percorso, se non calibrato nelle diverse realtà sociali e cognitive. La convention, animata anche da un interessante filmato proprio sull’invito a non schermarsi d’internet, per azzerare verità. Finire nella rete, facile, nel momento in cui s’ignorano filtri e si bypassano sicurezze: di qui l’invito ad evitare sdruccioloni, con l’inserimento anche di materiale che non può esser bersaglio privilegiato della falange pedofila. In ogni caso resta l’affidamento alle Forze dell’Ordine, Polizia Postale, nel momento in cui si subisce la sottrazione della propria password e si notano inserimenti  estranei nel proprio profilo di facebook. Tenendo presente che, quanto finisce in internet, non viene depennato con un colpo di spugna, per cui spesso la rete, utilizzata come ritorsione personale per vicende sentimentali, che s’interrompono o non vengono corrisposte. L’incontro, moderato da Simona Imparato, oltre a favorire un interessante dibattito, ha anche allungato lo sguardo sull’ampia fetta d’internauti “anta” che, anche se nostalgici di penna e calamaio, devono attrezzarsi al terzo millennio, apprendendo e comunicando…a colpi di mouse!

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