Vendersi a quale prezzo?

di Rita Occidente Lupo
Encomiabile. Il sacrificio per i propri genitori. Non solo le madri, eroine coraggiose nel dare la propria vita. Ma anche i figli, talvolta, possono immolarsi.Indice puntato sull’ Ecuador. Evelyn, 28 anni, affida all’asta virtuale la propria verginità. Residente in Spagna, coartata dall ‘ infermità materna che la salassa, l’idea di vendere il proprio corpo, al miglior offerente. Non virtuale. Prima battuta d’asta, 15 mila€. La competizione, in corso da circa sette anni, non volge al termine. Evelyn, malgrado più di un centinaio d’ardimentosi si sian fatti avanti, non ha ancora sciolto la riserva. La bella Penelope, non indica il principe, tra i Proci della rete. Nonostante le parcelle siano giunte ad oltre 2 milioni €. Probabilmente, sa che la dignità, non ha prezzo. Come il corpo, che non può essere comprato!Perplessa. Rivela d’esser profondamente cattolica. Ma non per questo di sentirsi frenata nella gestione del proprio corpo. I suoi proventi, scuciti al lumicino per il gramo incarico presso una ditta di pulizie. A malapena l’ossigeno per vivere! Il sogno nel cassetto? Ritornare nella terra d’origine, far curare la madre malata e, perché no, iscriversi alla facoltà di medicina, che l’ha sempre interessata. Al momento, solo i conti con la realtà. E con se stessa. Ancora ritrosa nel concedersi al pretendente, dal quale esige regolare certificato di sana costituzione, lei per prima non sa quando farà cessare l’asta. Quando sceglierà prima che sia troppo tardi. Malgrado in Spagna, il fatto ha creato un certo scalpore. Il metodo, la scelta, la motivazione…un cocktail che si muove tra pietoso e reale. Tra sacrificio e frustrazione. Evelyn taglia un nastro di partenza. Un modo per rivisitare l’arte meretricia, affidandola non più al marciapiedi, ma, in chiave coi tempi, alla rete! Lasciando da parte le motivazioni, che anche Filumena Marturano, potrebbe impugnare!