Napoli violenta e insicura, Coisp “progetto Aracne fallisce”

Nelle ultime ore, a Napoli, ci sono stati episodi di violenza che stanno minando seriamente la sicurezza di tutti i cittadini partenopei. Poco meno di 48 ore fa una pattuglia di Agenti della Questura di Napoli hanno avuto uno scontro a fuoco con alcuni camorristi di Forcella che probabilmente dovevano portare a termine una missione di morte e che non hanno esitato ad esplodere colpi di arma da fuoco contro di loro, stanotte invece, un episodio ancora più grave, ha visto coinvolto un uomo il quale per impedire la rapina del proprio scooter è stato vigliaccamente attinto con colpi di pistola alla schiene ed attualmente versa in gravi condizioni in ospedale, episodio questo avvenuto nella centrale Via Vespucci di Napoli. Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del Sindacato indipendente di Polizia Coisp, intervenuto sull’argomento ha dichiarato:”L’organizzazione sindacale che rappresento,  sin dal principio è stata molto critica verso la strategia di controllo del territorio adottata dalla Questura di Napoli, il cosiddetto progetto Aracne, secondo il nostro parere, presentava e presenta tuttora moltissime crepe;  difatti se da un lato “blinda” le strade della Napoli bene e delle cosiddette “Movide”, dall’altra, a causa della esiguità delle risorse umane, lascia scarsa vigilanza al resto della città, anche se ricordiamo i due ultimi eclatanti episodi di violenza sono occorsi a pochi  passi dal salotto buono della città. Le statistiche tanto care ai vertici della Questura , indicherebbero una diminuzione dei reati predatori, ma a ciò non corrisponde sicuramente un incremento della percezione di sicurezza. Purtroppo – continua il leader regionale del Coisp – anche i poliziotti partenopei stanno risentendo della attuale gestione del controllo del territorio , i quali in molte circostanze vengono costretti a lavorare in condizioni non sempre ottimali sotto il profilo della sicurezza, chiusi in aree molto ristrette tipo piazza Bellini e piazzale San Martino, e segno di tale insofferenza, non ultima la sensazione di inutilità per quella tipologia di servizio che ormai va avanti da mesi, sono le molteplici istanze di trasferimento ad altri uffici di Polizia partenopei. A Napoli non serve Aracne, bensì occorrono misure forti ed urgenti, adozione di  leggi speciali, per ripristinare la sicurezza duramente incrinata dai molteplici episodi di violenza urbana, ricordando tra l’altro che dall’inizio dell’anno sono già più di trenta gli omicidi da ricondurre alla criminalità organizzata e non.” Gli fa eco  Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale di Napoli del Coisp, il quale aggiunge: “ Il progetto Aracne per contrastare la criminalità partenopea può essere assimilato al voler curare un cancro con un’aspirina! L’episodio che ha visto coinvolti i poliziotti della sezione Falchi della Questura è molto grave e preoccupante; in pochi mesi è la seconda volta che criminali sparano contro appartenenti alle forze dell’ordine; ciò richiede un intervento forte ed incisivo dello Stato, che dovrebbe intervenire con ‘leggi speciali’ per il ripristino della democrazia che vede minato alla base uno dei principi fondamentali quale la sicurezza. Il tutto a partire dalle piccole cose, quali ad esempio l’individuazione di ditte autorizzate per l’affidamento di veicoli sequestrati amministrativamente  che a tutt’oggi, seppur più volte sollecitato, non sono ancora state individuate dalla Prefettura, creando problematiche serie nell’operato delle forze dell’ordine. Ricordiamo che, come riportato in svariate statistiche, nella sola città di Napoli ci sarebbe circa il 60% del totale nazionale di veicoli che quotidianamente circolano sprovvisti della assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile.”