Agropoli: Cisl, mediazione conciliazione clinica Malzoni

 In data 7 febbraio 2014 si è espletato il tentativo di conciliazione tra la parte datoriale della Clinica Malzoni e la CISL FP di Salerno il cui esito, sebbene negativo, ha però costretto a prendere atto che nessuna ipotesi di messa in mobilità di personale paramendico esiste allo stato e che, tendenzialmente, si stia provvedendo ad una ipotesi di riorganizzazione funzionale per scongiurare qualsiasi ipotesi di licenziamenti. Nel confermare il mancato pagamento del saldo della mensilità di dicembre, a causa del mancato incasso delle rimesse da parte dell’Asl per la richiesta di esibizione del documento unico di regolarità contabile, la parte datoriale ha chiesto all’ASL che almeno le siano erogare le quote relative ai saldi per gli anni 2011 e 2012. La CISL FP ha ribadito la necessità di dare pari dignità alla struttura atteso che sembrerebbe che l’ASL abbia erogato ad analoghe strutture le quote relative ai saldi per gli anni 2011 e 2012 e non si capisce perché allo stato tale adempimento non sia stato espletato anche per la Casa di Cura Malzoni.  A tal fine si farà promotrice di monitorare presso l’ASL Salerno di monitorare il fenomeno e dare dignità a tutti i lavoratori pressando la struttura sanitaria a predisporre al più presto tale adempimento. Ribadisce che l’obbligo del DURC non sussiste per le strutture sanitarie in quando operanti in regime di accreditamento atteso che ai sensi dell’art. 20 del decreto legislativo 163/2006 sono servizi che sono esclusi dalla disciplina sia in fase di affidamento del servizio che in fase di pagamento delle fatture e che non possono essere assimilabili. Per tali aspetti, tutt’altro che residuali, si farà promotrice di intervenire sia nei confronti dell’ASL che anche nei confronti della Regione Campania al fine di ripristinare la corretta applicazione della norma di riferimento. “Siamo stati tranquillizzati sul mantenimento dei livelli occupazionali – afferma De Sio Antonio coordinatore del settore privato della CISL FP – e tale aspetto è sicuramente positivo. Lavoreremo per dare dignità ai lavoratori e alla struttura per garantire il pieno rispetto delle norme contrattuali e di quelle relative agli impegni dell’ASL nei confronti della clinica”. ”Siamo purtroppo dispiaciuti per non essere riusciti a risolvere in sede conciliativa il problema riguardante le giuste rivendicazioni per il trattamento economico – ribadisce Pietro Antonacchio Segretario Generale – ma oggi abbiamo piena consapevolezza della situazione e ci adopereremo per tentare di trovare una strategia diretta e precisa, atteso che i lavoratori hanno pieno diritto a vedersi garantiti gli stipendi nell’immediato e nel contempo l’ASL ha l’obbligo di trovare percorsi chiari e definiti e non arroccarsi in pedisseque applicazioni normative che per quanto ci riguarda non sono applicabili per le strutture sanitarie”.