Avellino: Forum Appennino meridionale “Lo sviluppo sostenibile nella valle del sabato”

Domenica 3 novembre ore 17.00 Circolo della Stampa di Avellino Proposte non proteste! E’ questo lo slogan del Forum ambientale dei comitati, associazioni e cittadini dei paesi dell’Appennino meridionale che presenta, Domenica 3 novembre alle ore 17.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino il convegno “Lo sviluppo sostenibile nella valle del sabato” a cura dell’associazione Ambiente e Salute. Dopo il primo incontro “giù le mani dall’acqua, dalla terra, dall’aria”, che ha riunito all’Abbazia del Goleto a S.Angelo dei Lombardi 37 associazioni tra le province di Avellino e Salerno e dalla Basilicata continuano gli incontri informativi per gli abitanti dell’Irpinia che vogliono prendere coscienza dei problemi e delle possibili soluzioni.

In anteprima sarà proiettato il videoclip “I Mulini della salute” relativo alla riapertura dell’antico ‘Mulino Corona’ commissionato dall’Amministrazione di Teora, mulino ad acqua con ruota orizzontale e macine in pietra, oggetto di lavori di recupero negli ultimi tre anni con testimonianze di giovani e anziani mugnai della nostra provincia che hanno ripreso le antiche tecniche molitorie del grano e spiegate le virtù della macinazione a pietra. Il video è a cura di Mariano Di Cecilia con G.Maggino, A.Verderosa e Antonio Vespucci.  

“Il problema ambientale della valle del sabato – dichiara Ambiente e Salute – è stato per decenni oggetto di polemiche, strumentalizzazioni e preoccupazione per le persone che vi abitano. L’ultimo dossier di Legambiente ha classificato Pianodardine tra gli insediamenti industriali «a rischio d’incidente» quindi la compatibilità tra centro urbano e il nucleo industriale di Pianodardine con la presenza di industrie di rilevante impatto ambientale, rappresenta sicuramente un problema da affrontare e risolvere. La triste vicenda dell’ex Isochimica e la certezza dei cento operai che si sono ammalati di tumore per essersi esposti alle fibre di amianto durante il lavoro di scoibentazione delle carrozze ferroviarie, descrive un dramma fatto di sofferenza, solitudine e senso di impotenza sia per le persone colpite dalla malattia sia per i loro familiari. Le istituzioni, innanzitutto, e la società civile poi, hanno a il dovere di dare risposte certe a quelle persone ed ai loro cari. Il convegno vuole essere un importante evento per instaurare un collaborazione con la città capoluogo al fine di risolvere sia i problemi ambientali della valle, sia quelli della città di Avellino”.

Durante il convegno Armando Galdo, medico di base e Salvatore Picariello, ingegnere, membri dell’associazione presenteranno i seguenti argomenti:

  • Protocollo d’intesa per la tutela e il risanamento della valle del Sabato.
  • Sintesi relativa allo Studio del trasporto, della dispersione e della ricaduta al suolo degli inquinanti emessi dal nucleo industriale di Pianodardine al fine di valutare l’impatto nella matrice aria.
  • Inquinamento Elettromagnetico: valori di campo elettrico e campo magnetico generati da un elettrodotto di 380 KV(Montecorvino-Avellino Nord).
  • Il problema Isochimica.

All’evento sono stati invitati a partecipare ed intervenire i Sindaci della media valle del sabato, il Sindaco di Avellino, il Commissario straordinario della provincia di Avellino, il Presidente dell’ordine dei medici di Avellino, il Presidente dell’Asi, il Direttore del Crom di Mercogliano. Inoltre il Forum ambientale estende l’invito a partecipare al dibattito che seguirà tutti i nostri politici che rappresentano l’Irpinia nelle istituzioni regionali e nazionali auspicando una loro risposta alle tematiche sollevate. All’inizio e alla fine dell’evento sentiremo ancora risuonare “la Chiamata” Canto di chiamata alle armi delle cinque guerre nazionali dei contadini meridionali riscoperto dal prof Goffredo Napoletano e che già aleggiava nel capoluogo un anno fa, in occasione dell’evento della rete associativa per gli operai dell’Irisbus “La vita nun la tieni chiù”. Verrà eseguita dagli amici musicisti Massimo Vietri alla tammorra, Mario Rago al sax e Gaetano Battista al trombone.