Santa Maria La Carità: Luca De Filippo premia attori in erba

Una serata applauditissima, quella che ha soffiato la sesta edizione del premio teatrale “Eduardo de Filppo” della direzione Didattica Statale. Nella Piazza Giovanni Paolo II, il clou della kermesse, che ha visto numerosi allievi esibirsi anche in folkloristici esercizi ginnici. Nonchè sbandieratori per una sera, con costumi medievali ed al rullo di tamburi sfilare tra ale di pubblico richiamate dall’evento. Al quale non è mancato il patrocinio comunale, che segue sempre con interesse manifestazioni di ampio risvolto culturale e sociale. Ospite doc, come sempre, Luca, il figlio dell’indimenticato artista del teatro contemporaneo, che impresse al dialetto quella dignità “aulica” di un linguaggio  intriso d’ironia, ma anche di sagace filosfia di vita. Di drammaticità a volte, come quei controluce che la vita riserva tra “Miseria e Nobiltà“, ricordando che il Natale, anche sulla mensa meno parca, sempre Natale, come marcato Cupiello! Il concorso teatrale, che da anni monitora talenti atti a calcare le scene già dai banchi di scuola, come nelle precedemti edizioni s’è avvalso della partecipazione starordinaria del figlio del grande Eduardo, che ha plaudito ai piccoli attori, palesando notevole compiacimento anche per il coro e per l’intera organizzazione della serata.Voluta dalla referente del premio Rita Orso, su designazione del direttore didattico Vincenzo D’Aniello ed in sinergia col presidente di circolo Leopoldo Elefante. Il sindaco Francesco Cascone, con l’assessore alla cultura Simona Scala, hanno fatto gli onori di casa, evidenziando come il Comune partenopeo sia recettore in ogni tempo di fermenti culturali e propulsivi per l’intera area vesuviana. Le performance anche musciali dei piccoli scolaretti, sotto lo sguardo compiaciuto anche dei genitori, hanno stigmatizzato come l’impegno del corpo docente, tangibile in manifestazioni che strappano consensi. La presenza di Luca,( la sua prima comparsa accanto al padre in “Miseria e Nobiltà“, nei panni di Peppiniello), che segue con interesse il premio da anni dedicato al padre , un modo per rivivere spaccati passati del nostro Novecento, che grazie ad Eduardo, hanno intinto un’autorevole svolta al sipario del nostro tempo. “Occorre recuperare il passato, perchè da questo s’interpreta e si vive bene il presente- ha commentato col direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo -mentre alla testa del corteo, con le altre autorità, raggiungevano la piazza, dall’edificio scolastico.-Il rischio che oggi i giovani non conoscano le proprie origini e quanto li ha preceduti: occorre rivalutare la cultura e far sì che specialmente il buono, non finisca nel dimenticatoio!”

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