Io volevo diventare…

di Rita Occidente Lupo

Il sogno  nel casssetto di tante: diventare qualcuno. Reginetta per una serata. Celebrità per la cronaca. Successo per una giornata. Il divismo tocca  tutti. Solleticando specialmente la vanità femminile. Questo un tempo. Infatti, ultimamente, l’anima narcisista, solletica il sesso forte. L’uomo ben curato, rasato, profumato e depilato! Insomma, quelli che un tempo erano i parametri per esaltare la bellezza muliebre, oggi ascrivibili ai maschietti. Ed a quanti vivono il conflitto sessuale. Mai come in questo nostro tempo, la diversità sfida la normalità. Finendo quasi per invertire la realtà delle cose e della natura. Un po’ come per la mamma irlandese, di ben sei gemelli. Il parto, il primo nel Regno Unito, ha sconvolto, mentre il resto dell’Europa, non ha battuto ciglio. Già casi analoghi erano stati registrati, per cui anche sei vagiti, contemporanei, non meravigliano più. Come miss Letizia, che continua a rubare l’attenzione mediatica. Il nostro Paese, ancora insegue fenomeni da baraccone. Anche se si concentrano in ville sontuose, che di tendoni hanno poco a che vedere! Come nel caso del premier Berlusconi. Il bagno di celebrità di Noemi, aguzza l’ingegno di tante. Già sgambettanti per le passerelle estive. Tra sagre e kermesse sotto le stelle, la cultura della stagione afosa subisce un’inversione di rotta. Bando alle dissertazioni cerebrali ed ai certami fantasiosi. Le spicciole emozioni della tavola e l’ estetica in bella mostra arringano la piazza. E certe teen agers, sempre così insicure nel guardarsi allo specchio ed insoddisfatte della propria condizione, allungano la curiosità verso ciò che è a portata di schioppo. Per emularne l’esempio. Il debutto alla ribalta, dopo la corte del “papi” di turno, pungola la vanità. E abbozza quei capricci che gli anni spesso biasimano, pur cercando d’appagarli. Mentre le mamme, soddisfatte… stanno ad incoraggiare!

Un pensiero su “Io volevo diventare…

  1. Bandura ha definito una particolare forma di apprendimento: quello per imitazione, dimostrando che i mass media hanno un forte potere sulle giovani menti in crescita, e che hanno fortmente contribuito ad aumentare il livello di aggressività, ma anche di insoddisfazione nei riguardi del proprio vissuto, da parte di giovani e meno giovani. Chi mai può competere per esempio con i vari Beautiful? Poi esiste il fenomeno psicologico definito come “soddisfazione vicaria”, proprio di tanti genitori che vivono letteralmente la vita dei figli come un prolungamento narcisistico della propria. Di sicuro costa di più amare i propri figli per ciò che sono, rispetto a ciò che si vorrebbe fossero. E il mondo scintillante attira le gazze. Però molto brutalmente dal letame nascono i fiori, dai diamanti proprio un bellissimo niente.
    Giovanna Rezzoagli

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