Riceviamo e pubblichiamo: Alice adsl nel paese delle meraviglie

 

 

Ti abboni da casa, paghi un canone mensile, lavori a tempo pieno o quasi. Poi, un bel giorno, ti salta la linea. Ti attacchi al 187 per segnalare il guasto. Dedichi circa due minuti al disco che ripete monotonamente le istruzioni. Poi, finalmente, risponde l’operatore. “Entro 48 ore sarà contattato!” Hai urgenza di lavorare, ma ti rassegni. Le regole si rispettano e valgono per tutti. Passano 48 ore, ma nulla accade. Nel tardo pomeriggio ti riattacchi al 187 e ripeti la solita routine. “Purtroppo dopo le 15.00 i tecnici da tempo non ci rispondono! Segnaleremo di nuovo il suo guasto!” Ti rassegni ancora. Arriva venerdì. Nulla di nuovo dal paese delle meraviglie di telecom italia. “Si rassegni, oggi è venerdì, di solito i tecnici danno la precedenza alle linee-affari. Ma, se vuole, può chiedere il rimborso alla Telecom per la mancata fruizione del servizio!” “Già, pensi, un paio di euro sulla quota mensile, roba più roba meno! Ma i danni effettivi chi me li rimborsa?”Riattacchi rabbioso e pensi di cambiare gestore. In fondo la concorrenza c’è ed è pure agguerrita. Un motivo ci sarà. Orse la Telecom comincia a perdere colpi sul mercato. O, forse, i poveri tecnici non c’entrano nulla se manca il personale. O forse la stessa Telecom è vittima di qualcosa che non la mette in condizione di servire l’utenza in maniera adeguata e con la (una volta) solita sollecitudine. L’amministratore delegato farebbe bene ad intervenire per fare chiarezza. Perché, alle fine, è sempre l’utente che sconta disservizi e scarsa qualità degli interventi. Con l’ovvia conseguenza che, prima o poi, se ne va altrove!