Vaticano, bambini non merce!

 di Rita Occidente Lupo

  ‘L’adozione dei bambini da parte degli omosessuali porta il bambino a essere una sorta di merce’. Il presidente del dicastero vaticano per la famiglia, arcivescovo Vincenzo Paglia, sulla recente sentenza della Cassazione, tutelando il minore “che deve nascere e crescere all’interno di quella che, da che mondo e’ mondo, e’ la via ordinaria, cioe’ con un padre e una madre. E se puo’ accadere di nascere con un solo genitore, trattasi di ‘situazioni drammatiche’, che non fanno testo. ‘Inficiare questo principio, pericolosissimo, per il bambino anzitutto e per l’intera società”. Le parole dell’alto scanno cattolico, in un momento in cui esplode un po’ ovunque la contestazione per i diritti civili, che coinvolgono anche minori. Infatti, quest’ultimi, non hanno scelto d’esser al mondo in famiglie omo o etero. Sovvertendo il principio naturale della nascita, il nascituro potrebbe avere notevoli problematiche evolutive, che finora pare proprio che lo stato laico non abbia sufficientemente accentato, preso per la manica del costante bombardamento dell’accettazione della diversità, a tal punto da creare un sorpasso di quest’ultima, sulla normalità, che esiste ancora!