Cava de'Tirreni: piani di zona dei servizi sociali

L’iniziativa  di Città Democratica ha al suo centro la problematica del precariato lavorativo nell’ambito dei Piani di Zona dei Servizi Sociali. Su di essa l’Associazione, in sinergia con la NIdiL CGIL ha messo a punto una proposta  organica che verrà illustrata nel corso della manifestazione con interventi programmati e che saranno conclusi dalla segretaria nazionale del sindacato NIdiL-CGIL, Maria di Serio. Da sempre nella nostra società la solidarietà sociale, l’assistenza alle persone in difficoltà, la condivisione delle sofferenze e delle difficoltà dei più deboli sono state sostenute da organizzazioni non governative, in un regime di sussidiarietà orizzontale di fatto. Ciò anche prima che la Legge Turco (328/00) ne codificasse la realtà. Organizzazioni legate alla Chiesa cattolica o ad altre confessioni, associazioni solidaristiche  laiche, cooperative ed imprese di privato-sociale,  auto-organizzazioni di persone disagiate che si sono costituite in coop o in altri soggetti giuridici per garantire a se stessi ed a terzi alcuni servizi alla persona, da tempo immemorabile affiancano lo Stato nel campo dell’assistenza sociale. Di fatto in Italia non esisterebbe il Welfare senza il supporto sussidiario del privato sociale. Città Democratica fin dalla sua nascita ha incentrato le sue battaglie sulla difesa dei diritti fondamentali, il lavoro è uno di questi. La manifestazione punta ad evidenziare un problema grave che affligge i precari addetti ai servizi sociali dei piani di zona: centinaia di lavoratori che dopo 12 anni rischiano il posto di lavoro su cui hanno basato i loro investimenti affettivi ed economici. La proposta che CD porterà avanti con l’aiuto del sindacato mira a far sì che cotanta forza lavoro e tale preziosa esperienza acquisita negli anni non vada perduta per impossibilità di riassumere i suddetti precari.