Salerno: Zitarosa su lavoratori interinali “Salerno Pulita”

Il 31 dicembre scadono i contratti dei 181 lavoratori interinali della “Salerno Pulita” S.p.A. e quelli dei dipendenti delle otto Cooperative Sociali che operano per il Comune di Salerno. Essendo stato sospeso il concorso bandito per assumere altri operatori, la “Salerno Pulita” verrebbe a trovarsi con una scarsa forza lavorativa così da non poter assolvere ai propri compiti.  Ho già avuto modo di sentire che la Società vorrebbe avvalersi delle solite agenzie interinali per i lavoratori da impiegare per l’ anno 2013, facendo vivere questi sempre nel dubbio, specialmente in questi momenti di particolare difficoltà economiche. Penso che questi ragazzi possano essere assunti direttamente dalla “Salerno Pulita”, a tempo determinato. Si risparmierebbero minimo 300.000 euro di provvigioni da pagare alle agenzie interinali , in attesa della  sentenza che i giudici dovranno emettere per la loro eventuale assunzione. Quasi tutti i 181 ragazzi, che da oltre 3 anni lavorano con la “Salerno Pulita” tramite le società interinali, hanno maturato il diritto giuridico, morale e civile  di essere assunti direttamente da questa a tempo indeterminato. Quasi tutti i 181 lavoratori hanno fatto vertenza alla”Salerno Pulita “per essere assunti, come stabilisce la legge, a tempo indeterminato. Anche gli altri 50 ragazzi che operano nelle  cooperative sociali di pulizia e manutenzione, da oltre 7 anni, potrebbero avere gli stessi diritti. Per questi ultimi ( 8 cooperative) il Comune di Salerno spende circa 3.000.000 di € a fronte di un organico di 50 persone, partime, con uno stipendio che non arriva a 650.000 € mensili. Il resto della cifra viene diviso fra Presidenti e Consigli di Amministrazione delle varie Società. Una vera vergogna! Assumiano la gente che ha voglia effettiva di lavorare e mandiamo a casa quei presidenti delle varie cooperative, quei dirigenti e consiglieri di ammnistrazione politcizzati che non si sono mai sporcati le mani o alzato le maniche della camicia e che lucrano sulle spalle dei veri lavoratori con la speranza  che, anche costoro, andranno un giorno a lavorare così da potersi guadagnare, con il sudore della fronte, la fatidica “pagnotta”.