In libreria “A te che leggi dopo mezzanotte…” del direttore Rita Occidente Lupo

Capita che a volte, l’amore, possa essere semplice refrain. O rischiare la banalità del sempre. Una forma memorialistica, per annotare stati d’animo e sensazioni, senza perdere di vista lo stile immediato e talvolta efficace della narrazione. Il desiderio di ricordare o semplicemente di raccontare ciò che avviene, nella vita di tutti i giorni e nel vissuto di chi sembra diverso, da ciò che realmente vive. Il dramma dell’essere, poco incline all’apparire. Dei ricordi, delle emozioni, intinti di fugacità, per quanti non lasciano alle spalle i network più visitati, a caccia di amici virtuali o di conoscenze da ispessire. Spesso, il pudore nel raccontare, tra la nostalgia del poetare. Di qui la rubrica MISCELLANEA, nata allo scopo di offrire ai tanti lettori del quotidiano telematico  dentroSalerno, un modo per ritrovarsi, confrontarsi ed aggiungere la propria esperienza alle “nevralgìe” del cuore, al popolo della notte principalmente. Dietro l’insistenza di chi fin dalla genesi di dentroSalerno ci legge tutti i giorni, la decisione di sintetizzare tali annotazioni e di assemblarle in parte. La storia di un cuore, tra il reale ed il virtuale, in giochi linguistici ed in continua ricerca d’appagamento, cursore del viaggio sentimentale. Sì, proprio come uno zibaldone, graffiati a volte, pensieri in fuga, altre, insistenti nel lasciar spazio alla rievocazione. Tra qualche squarcio lirico, per ossigenare il vissuto! Un anno solare, che parte dal Natale, ai piedi dell’abete illuminato e si ferma alla Natività successiva. Grata anche alla prof.Elena Ostrica, che con il suo tocco artistico, ha vivacizzato la pubblicazione, a partire dalla copertina. Il giudizio a voi, fedelissimi lettori!

Rita Occidente Lupo

3 pensieri su “In libreria “A te che leggi dopo mezzanotte…” del direttore Rita Occidente Lupo

  1. C’è una cosa che da sempre mi affascina delle questioni di cuore, ad onta della banalità che pure le caratterizza, ed è la loro inafferrabilità, l’impossibilità di ricondurle in un recinto di completa classificazione e quindi comprensione.
    Prendete due storie perfettamente identiche di due coppie che agiscono e si relazionano senza differenze l’una dall’altra ebbene le ragioni che determinano quei comportamenti e quegli atteggiamenti possono avere origini completamente diverse.
    Il cuore inteso come origine di quell’agire è nel contempo banale ed irriducibile.
    Ditemi voi cosa c’è di più interessante?

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