Agropoli: il direttore Rita Occidente Lupo con Lembo “Cara Italia ti scrivo…”

Un’attenta platea quella che, presso l’aula consiliare del Comune di Agropoli, ha plaudito alla presentazioone del libro-inchiesta di Giuseppe LemboCara Italia ti scrivo“, coordinata dal direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo. Un viaggio che l’autore percorre nel Paese, tra disagio e mali che ancora affliggono l’unità. All’indomani anche delle celebrazioni commemorative del 150°, una profonda disunità tra Nord e Sud la dice lunga sotto lo sventolante tricolore. Patrocinato dal Comune cilentano e voluto dall’Associazione ArCilento in cammino, in collaborazione con l’Istituto Torre Antica.Cilento Elea-Ortodonico, l’evento ha preso le mosse dall’accattivante massima di Churchill, brillantemente in apertura della brochure “…E’ un peccato non fare niente con il pretesto che non possiamo fare tutto”. Nel corso dell’incontro, “…non dobbiamo accettare il mondo così com’è: possiamo rimodellarlo  così come dovrebbe essere” di Barack Obama, il cursore del qualificato intervento dell’on.Guido Milanese, che ha stigmatizzato come nello scenario attuale, i giovani debbano tesoreggiare le proprie radici, per riproporle anche in altri spaccati, nel momento in cui l’esodo, li coarta lavorativamente. Infatti, dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Franco Alfieri e dell’assessore alla cultura Franco Crispino, la giovane Alessandra D’Agosto al flauto,  leva del conservatorio “G.Martucci” di Salerno, con la sonata in un unico tempo “Berceuse” di F.Doppler, ha evidenziato come i talenti autoctoni, non finiscano di riscuotere plauso. Pertanto, come dalle pagine del testo, inizialmente lette da Enrico Giuliano, emerge l’affanno che ancora vive il Sud del Paese, anche la riscossa e l’orgoglio di sentirsi cittadini d’uno Stato vitale, non cade nel vuoto. “Giacchè morale, valori ed identità devono innervare l’humus sociale- ha rimarcato Anna Bisogno, addetto stampa del sen. Alfonso Andria, impedito per motivi istituzionali a prender parte alla convention- scongiurando anche la solitudine esistenziale di tanti giovani.” “Un vero e proprio delitto, i ladri di futuro lo commettono proprio annegando le speranze delle nuove generazioni-ha rimarcato il giornalista Rai Ermanno Corsi– che vedono spente le pie illusioni di poter vivere in un Paese a dimensione umana dignitosa.” Un’ampia carrellata ha percorso Corsi delle deficienze che affliggono lo Stivale e che denudano anche l’incresciosa situazione economica, in cui versa l’Italia. Il riscatto, comunque possibile sempre e comunque: in un mondo, come concluso da Lembo, di cui fa parte il Bel Paese, che oggi vede le realizzazioni globalizzanti, ma anche l’asfissia di chi non s’identifica più in un conesto a sè caro. Il prossimo libro dell’autore? Caro mondo…