Programma e proposta di candidatura:riceviamo e pubblichiamo

Pasquale Persico

Non è facile pensare di proporre un’intrapresa improbabile, ma la speranza dell’improbabile deve essere viva per realizzare un progetto con tutti coloro che lo vorranno.La frase appena scritta sintetizza la proposta per cambiare l’Università prima che il cambiamento venga imposto dall’alto. (ministero). L’Università di Salerno ha fatto passi giganteschi per presentarsi oggi come una delle dieci o quindici università italiani su cui fondare il rilancio del sistema universitario italiano. Il merito è di chi ha avuto la responsabilità di guidarla negli organi chiave. Per affrontare la nuova fase  ed allargare la rete delle università ad alto potenziale occorre un cambio di passo e le mie proposte sono semplici e complesse allo stesso tempo:

– Candidatura per un solo quadriennio per formare una squadra dinamica capace di guidare con efficace ed efficiente il cambiamento necessario. (Forte ripartizione dei poteri)

 – Adozione di un codice etico di grande spessore sui temi del reclutamento e della riorganizzazione

 – Riposizionamento del ruolo dei dipartimenti nella offerta formativa e nella ricerca

 – Maggiore autonomia delle Facoltà per favorire una riorganizzazione dell’offerta formativa e per           l’assunzione di nuovi compiti

 – Rilancio della Fondazione per affrontare le sfide del rapporto con i privati ( fino a pensare alla responsabilità per la nascita della facoltà di Medicina e delle attività connesse).

  Rilancio del rapporto con le imprese e gli enti locali e territoriali fino a creare strutture di indirizzo e di sostegno delle future attività

– Internazionalizzazione  e partenariato con Università ed Enti di ricerca per la riorganizzazione didattica e scientifica.

– Ristrutturazione delle funzioni amministrative per grandi aree in modo da favorire una ristrutturazione delle attività per progetti e non per servizi.In definitiva vorrei che alla fine del mandato fosse possibile rispondere, si!, alla domanda:

L’università di Salerno è un’organizzazione  resiliente e flessibile capace di competere tra le Università in espansione di attività?