Conosciamo i balega (Congo Rd): Kimbilikiti (5) 3. Tunamukonyo

Padre Oliviero Ferro

In questa fase, i batende si preparano a lasciare definitivamente la foresta e l’esperienza dell’iniziazione. Tunamukonyo significa infatti “il cibo deve essere abbondante”. Le mamme, dia villaggi, devono mandare molto cibo e di ottima qualità. In quell’occasione il ragazzo impara a conoscere tutti i componenti della famiglia estesa e a dividere il cibo con tutti quelli della sua famiglia. Impara a conoscere quelli che, nella sua famiglia, sono i capi e quelli che meritano maggior rispetto. Apprendere a condividere il pollo o altro cibo, secondo le leggi del galateo della tribù: al capo va sempre il petto del pollo e il cuore della capra….Anche durante tale periodo non mancano le prove: ci si reca nella foresta a cacciare o al fiume a pescare e tutto quanto si prende, viene diviso tra tutti. Durante la notte, gli iniziandi possono essere svegliati affinchè si rechino a vedere se nella trappola è caduta una bestia. La medesima richiesta può ripetersi anche per molti giorni. Tutti sono nudi oppure portano un shushu, scorza d’albero, per coprire l’essenziale. Qualora qualcuno si sia portato vestiti o coperte, tutto viene bruciato: vige l’uguaglianza assoluta e nessuno può considerarsi un privilegiato, fosse pure il figlio del re. Arriva poi il giorno in cui vanno a mostrarsi al villaggio. Per quell’occasione si veste il sàkà, fibre intrecciate che, partendo dai fianchi, coprono l’essenziale e scendono fino alle ginocchia: così potevano farsi vedere dalla madre. I sàkà sono preparati dal padrino, ciascuno padrino per il proprio mutende. Quando tutto è pronto, si manda un messaggio alla mamma perché prepari del buon cibo e soprattutto il kindakinda, polentina di arachidi. Il giorno dopo, di buon mattino, consumato il cibo, lasciato la sera precedente, tutti i batende, accompagnati dai responsabili del kimbilikiti, si recano alla volta del villaggio. I padrini li precedono per poter preparare il posto del malinga, ove verrà mostrato il loro corpo poco fuori del villaggio. Alle otto del mattino si deve già essere sul posto del malinga. I batende cantano alle loro mamme “siamo venuti per mostrarvi il nostro corpo, ma non vi apparteniamo” E i mariti cantano alle loro spose-mamme dei  batende “ora vedi come danza un vero muLega”. Dopo il malinga, tutti i batende ritornano alla lutende. Tre padrini restano sul posto del malinga per raccogliere tutto quanto è stato lasciato dai batende: cordicelle, pezzi di sàkà  caduti durante la danza…nella convinzione che se una donna avesse raccolto qualsiasi frammento appartenente a un mutende, tale ragazzo sarebbe morto nella foresta.