Olevano sul Tusciano: premio teatrale “Itineranda” VIII edizione

Secondo appuntamento con il Premio Teatrale “Itineranda” con la compagnia Il Mosaico che presenta giovedì 7 luglio 2011, alle ore 21:00 “Sogno di una notte di mezza sbornia” di Eduardo De Filippo per la regia di Carmen Santoro. Divertente e poco nota commedia del 1936 di Eduardo De Filippo, giocata sulla superstizione e il “Bancolotto” come ultima speranza dei più poveri. “Possono quattro numeri al lotto condizionare la vita, anzi, la morte di una persona? In “Sogno di una notte di mezza sbornia”di Eduardo De Filippo la risposta è’ Sì! Una commedia esilarante che strizza l’occhio a Pirandello e Shakespeare, ma in maniera assolutamente napoletana. Pasquale De Felice è un povero ubriacone che una notte sogna che Dante Alighieri gli appare e gli dà quattro numeri da giocare a lotto, quei numeri gli faranno vincere una quaterna secca. Ma l’improvvisa ricchezza fa sì che Maddalena, sua moglie, possa comprare ciò che vuole, che sua figlia Rosa trovi un fidanzato americano e che suo figlio Arturo possa finalmente sposare la sua amata Rosina, figlia di Carolina, amica di famiglia. A questo quadretto si aggiungono i personaggi di donna Filumena, donna molto chiacchierata in paese, i camerieri Raffaele e Assuntina, abituati a servire in case di “veri” signori, Sciuscella l’ambasciatore della vincita e l’infermiera che cura il moribondo…ma in questa situazione si aggira come un avvoltoio, la sinistra figura di Felice Trapasso. Interpreti: Alfonso Rubini, Carmen Santoro, Rosa De Michele, Lorenzo Velardi, Barbara Carratù, Daniele Di Motta, Savino Laudisio, Pierluigi Bianco, Pietro Gorga, Vincenzo Carratù, Giuseppe Galderisi, Stefania Carratù, Pierluigi Bianco, Cosimina Giuliano. La rassegna, sostenuta dal GAL Colline Salernitane, dal Comune di Olevano sul Tusciano e dalla Pro loco è organizzata dall’associazione Arcoscenico diretta da Antonella Quaranta. Tutti gli spettacoli, ad ingresso gratuito, si svolgono nella Villa Comunale di Ariano ad Olevano sul Tusciano (Sa).