Salerno: caos rifiuti, la Cisl interviene

 “Quanto sta accadendo nella provincia di Salerno in questi giorni, non lascia margini a nessun appello o ad alcuna giustificazione. Il territorio provinciale è sepolto dall’immondizia. I responsabili di ciò che sta accadendo, devono necessariamente fare un passo indietro e rassegnare le proprie dimissioni: gli amministratori, gli assessori, comunali e provinciali, sono i maggiori responsabili, occupati come sono con banali proclami mediatici ogni qualvolta devono mostrare il proprio certificato di esistenza in vita, per paura che qualcuno si dimentichi di loro”. Esordisce così il segretario generale della Cisl Salerno, Giovanni Giudice, che, dopo aver preferito restare in silenzio, passa all’attacco preoccupato per l’emergenza ambientale che rischia di paralizzare l’intera provincia e anche mandare alle ortiche l’intera stagione turistica: “Il comprensorio manca di una benché minima programmazione della spesa e della capacità di gestione delle entrate. Vi è una completa assenza di servizi al cittadino in alcune realtà, mentre tutto viene lasciato all’assoluta approssimazione. Il danno economico che ne deriverà sarà incalcolabile. Infatti se qualcuno non si da una mossa in questa stagione turistica, già condizionata dalle crisi economiche e sociali di carattere internazionale, noi potremo offrire ai turisti che sceglieranno la nostra terra per trascorrere le loro vacanze un altro dei nostri aspetti monumentali: piramidi d’ immondizia, un manto stradale devastato e tappezzato da bassorilievi cangianti di migliaia di sacchetti di plastica che seguono il corso del vento, incorrendo nel rischio di beccarsi qualche serio danno alla salute”. L’appello della Cisl provinciale è chiaro e deciso, con Giudice che chiede una svolta sull’emergenza: “Non vogliamo essere populisti e fare i moralisti, ma bisogna pensare che siamo quasi al collasso. Nel Cilento iniziano a spuntare i primi cumuli di spazzatura e l’Agro nocerino sarnese è diventata terra di nessuno. Solo la costiera amalfitana continua a reggere, ma il boom di turisti in arrivo è dietro l’angolo e mantenere gli standard di pulizia comincerà ad essere problematico. Bisogna trovare immediatamente una soluzione alternativa allo Stir di Battipaglia, altrimenti il danno d’immagine diventerà irrecuperabile. Ai nostri amministratori la Cisl chiede di mettere da parte, almeno per una volta, le diatribe politiche. C’è bisogno di unità d’intenti. Sappiamo che si stanno attivando tutti per trovare una soluzione, ma senza una sinergia ci avvicineremo solo ad un baratro profondo e maleodorante”. Infine, a completare il quadro a tinte fosche è la situazione poco positiva registrata presso l’impianto di depurazione di Salerno: “Siamo venuti a conoscenza, attraverso un nostro delegato, che mancano addirittura i fondi per provvedere alla manutenzione dell’impianto, oltre ai soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti. A rischio c’è il ciclo integrato delle acque. Se la depurazione di tutta l’area salernitana salterà credo che qualcuno debba assumersi le proprie responsabilità e lasciare libero il posto di amministratore visto il proprio fallimento. Se si sverseranno i rifiuti in mare si rischierà un’epidemia senza precedenti e i mandanti morali di questo gesto saranno da ricercare nei nostri politici locali”, ha concluso Giudice.