Satira che si salva in angolo… ‘parando’… con arte
Arnaldo Amabile
Joan Mirò, Barbellona 20 aprile 1893 – Palma di Maiorca 1993, è stato pittore, scultore e ceramista, esponente del Surrealismo
Storia di quell’omaggio a Joan Mirò che la Città di Salerno pubblicò negli anni ’90.
Direttore era Andrea Manzi mentre Mariano Ragusa guidava e impaginava la Cultura.
Ma conoscevo Mariano sin dagli anni ’70 quando lo incontrai scendendo la scalinata sotterranea della torre saracena alla piazzetta Antica Corte che a distanza di secoli sarebbe diventato ristorante Pepp’a seccia.
Gli mostrai un disegno di Pierpaolo Pasolini e insieme andammo al Salone dei Marmi a Palazzo di Città dove Massimo Bignardi era curatore della mostra sul celebrato poeta-scrittore di Santo Stefano, Bologna, e dopo, con macchina da presa, autore-attore dei film, tra gli altri, Il Vangelo secondo Matteo, Medea, il Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle Mille e una notte.
Avrei ritrovato Ragusa al Giornale di Napoli (Salerno, responsabile Umberto Belpedio) anche con Paolo Russo e Gianni Formisano.