Mercato San Severino: Ospedale, Cgil “Quale futuro”, presentato documento

Mercato San Severino: Ospedale, Cgil “Quale futuro”, presentato documento

Confronto e dialogo per sostenere la sanità pubblica nella Valle dell’Irno”.
Il Presidio “G.Fucito” di Mercato San Severino risulta, nel panorama provinciale, una
struttura ospedaliera fondamentale, un punto di riferimento non solo dei comuni
appartenenti all’area vasta della Valle dell’Irno, ma anche per i pazienti provenienti
dall’agro-nocerino e da tutta la Regione, per le sue eccellenze in campo assistenziale.
Un ospedale che per le sue specificità necessità di un’attenzione particolare da parte delle
istituzioni e della Direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi
d’Aragona di Salerno”, al fine di preservare quanto di positivo costruito negli anni, ma
soprattutto per migliorare la quantità e qualità delle prestazioni sanitarie.
Doverosamente porgiamo i nostri ringraziamenti al personale sanitario e medico, che tra
mille difficoltà riesce a garantire i livelli essenziali di assistenza in una struttura dove, negli
ultimi anni, molti sono stati gli interventi migliorativi dal punto di vista tecnologico e
strutturale. Negli ultimi mesi abbiamo accolto positivamente l’incremento del personale
autista addetto al trasporto delle ambulanze, con il relativo rinnovo del parco macchine a
disposizione dei lavoratori, che con grande professionalità e organizzazione garantiscono i
servizi da e per la struttura ospedaliera di San Severino.
In attesa dell’atto aziendale del “Ruggi d’Aragona”, utile per valutare le strategie che si
intendono adottare nei confronti del presidio ospedaliero, questa Organizzazione
sindacale ritiene improrogabile un confronto con il Direttore Generale D’Amato per
affrontare il tema della pianificazione dei servizi e della programmazione delle attività.
Crediamo nella necessità di un confronto condiviso e non a valle delle scelte che saranno
individuate nell’atto aziendale, per poter condividere progettualità, idee, e tutte le azioni
necessarie per l’avvio di un cronoprogramma, che tenga conto di come affrontare al meglio
l’emergenza socio-sanitaria esistente, e favorire su tutto il territorio la garanzia di accesso
a ulteriori servizi e prestazioni di qualità stabiliti nei Lea, sostenendo l’integrazione
dell’attività ospedaliera con l’attività territoriale.
Il Presidio necessiterebbe un intervento strutturale complessivo che renda meno incidente
le problematiche derivanti da una struttura divisa per padiglioni, necessitando oggi di una
nuova struttura affianco alla palazzina destinata alle attività di Pronto Soccorso.
Urge una discussione elaborata e non limitata ad una riduttiva informativa, a lavoro già
compiuto, essendo l’atto aziendale lo strumento principe per regolamentare la gestione
della struttura e rendere efficienti i servizi esistenti attraverso il loro riordino.
In quest’ottica appare del tutto incomprensibile il silenzio su questo Atto, con una
Direzione strategica che continua ad assumere iniziative in maniera disorganica su materie
di confronto e discussione con le parti sociali, con le quali riteniamo invece necessario che
si avviino relazioni sindacali vere e rispettose del ruolo che le stesse svolgono sul territorio
e nei luoghi di assistenza, a tutela dei diritti dei lavoratori ma anche dei cittadini.
Oggi la carenza del personale medico risulta essere la vera e propria emergenza che
attanaglia il Fucito di Mercato San Severino. Risulta oggi più che mai non rinviabile il
reclutamento di un ingente numero di dirigenti medici da destinare alla struttura, per
evitare la contrazione dei servizi assistenziali.
Forniamo di seguito alcuni dati circa l’attuale carenza di personale medico:
Cardiologia – UTIC: 7 posti letto di cardiologia e 4 posti letto UTIC e 1 posto barella; ci sono
attualmente 6 cardiologi e un responsabile. 15 infermieri, un Coordinatore e 6 OSS. Dei 7
cardiologi, uno risulta esonerato dai turni di guardia e festivi, altri 3 usufruiscono di congedi
concessi dalle normative. I dirigenti medici si fanno carico delle attività di reparto, dell’UTIC
ed offrono tutte le prestazioni cardiologiche non invasive agli altri reparti, nonché le
consulenze al Pronto soccorso. Spesso sono impegnati nei trasferimenti dei pazienti da e
verso il Ruggi di Salerno, ed effettuano mensilmente anche turni al Presidio di Castiglione
di Ravello. Da settembre, inoltre, è stato acquisito il Servizio di Angiologia Medica, dotato
di 3 infermieri. Ad oggi i turni si garantiscono ricorrendo a turni in ALPI anche
contravvenendo alle normative vigenti.
Sono pertanto necessari almeno 3 nuovi dirigenti Cardiologi, non solo per il buon
funzionamento del reparto e per l’organizzazione della turnistica, ma anche per poter
ridurre le Liste d’attesa.
Medicina: 6 dirigenti medici in organico, di cui uno in malattia lunga, uno in congedo fino
ad aprile, e uno prossimo alla quiescenza nei prossimi mesi.
Risultano carenze anche tra gli operatori sanitari, con un infermiere in malattia lunga, uno
già pensionato e mai sostituito, un infermiere trasferito e un Oss in congedo.
Rianimazione: 8 medici e il Primario, con un fabbisogno di ulteriori 7 dirigenti medici per
garantire una turnistica adeguata e sopperire a malattie, congedi e ferie.
Urologia: solo 2 medici, di cui uno è il Primario. In questo caso è necessario il reclutamento
straordinario di figure mediche per impedire la chiusura del Reparto.

Radiologia: degli attuali 6 dirigenti medici, due andranno in pensione quest’anno, così
come già accaduto per il Primario. Garantire la turnistica con solo 4 medici sarà
praticamente impossibile, mettendo sotto stress i medici in servizio.
Pronto soccorso: oltre al Responsabile sono presenti un medico che andrà in pensione nei
prossimi mesi, un medico che usufruisce di congedi, e altri 3 medici, di cui uno in uscita nel
mese di maggio. Altri 6 medici sono Specializzandi assunti tramite il Decreto Calabria.
Per tutti i motivi sopra elencati crediamo necessario un confronto con il Direttore Generale
D’Amato. Coinvolgeremo i Sindaci del territorio affinché le iniziative del Sindacato non
vengano derubricate e lasciate scivolare. La Funzione Pubblica CGIL di Salerno crede nel
ruolo fondamentale del sindacato quale strumento fondamentale per la difesa della sanità
pubblica e per la costruzione di un dialogo fattivo che porti a scelte condivise e di sviluppo
per le strutture sanitarie del territorio, a partire da quelle più periferiche.