Salerno: Filt Cgil su trattative trasporti

Salerno: Filt Cgil su trattative trasporti

La scrivente O.S., come già enunciato in passato, valuta che le discussioni in merito alle gare per l’affidamento dei servizi minimi in concessione in regione Campania sembrano essere più incentrate al creare allarmismi, parlando alle paure e ai bisogni dei lavoratori del settore, che tese alla salvaguardia e alla tutela dei lavoratori e dei servizi resi al territorio.

Sembra quasi si voglia fare terrorismo psicologico per una gara portata avanti, nonostante le nostre perplessità e preoccupazioni, per evitare ulteriori tagli alle risorse economiche.

Le OO.SS., pertanto, hanno aperto le procedure nei confronti della Regione Campania, concluse con la sottoscrizione del verbale del 31 ottobre 2023 presso la sede di EAV, tra OO.SS e il Presidente della IV Commissione Consiliare Trasporti, ing. Luca Cascone, dove si va ad impegnare la Regione alla tutela sia dei servizi resi e sia dei livelli occupazionali e salariali.

È su questo che le OO.SS. dovranno vigilare, nel breve e nel lungo periodo, anche in caso di mutamenti del governo regionale e senza fare sconti a nessuno.

Va puntualizzato che BUSITALIA appartiene al gruppo FSI ed è un Player nazionale del settore che attualmente eroga puntualmente tutti i servizi, così come da contratto di servizio, e non si capisce perché prestarsi ad Improvvide letture che rischiano solo di destabilizzare un sistema che già è fortemente provato dalla frammentazione e che non riesce ad assumere un assetto di tipo industriale.

Così come Sita sud, nell’ambito del progetto Salerno, è una realtà importante sul territorio, è l’azienda privata più grande della Campania a svolgere trasporto pubblico locale, con specifico riferimento al trasporto extraurbano, e che opera sul territorio da decenni senza mai demandare alcuna norma contrattuale e nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.

La scrivente è sì preoccupata: per una gara che ha avuto origine nel 2016  e tanto basta, visti i livelli inflattivi e il forte aumento dei costi energetici, a valutarne i criteri economici svalutati; per la tenuta del sistema trasporti a livello nazionale, che vede aggiungere un emendamento al Decreto Asset ad un Fondo Nazionale Trasporti già insufficiente e a un disegno di legge sull’Autonomia differenziata che mette a rischio la sopravvivenza del FNT stesso, con il ritorno alla compartecipazione fiscale e al caos ante 2012.

Tale emendamento insiste sui criteri di riparto del Fondo con un termine di allineamento di due anni, trascorsi i quali,(2025) si prevede una presumibile perdita per la Regione Campania di oltre 20 milioni di euro, nonostante il fondo sarà incrementato con le insufficienti risorse aggiuntive definite dalla legge di Bilancio 2022 (100 milioni nel 2022, 200 milioni 2023, 300 milioni nel 2024 e 395 milioni nel 2025).

Certo è che le posizioni di EAV risultano di ardua comprensione anche alla scrivente, che valutava l’opportunità di un’unica grande azienda Regionale. Ma siamo convinti che comunque sul territorio Salernitano, concluso il processo di gara, si può abbattere la forte frammentazione, andare in un percorso di razionalizzazione delle risorse ed eliminare le disparità che oggi ci sono tra i lavoratori delle diverse aziende esercenti, visto che su Salerno operano quasi 50 imprese che a causa della loro poca capacità di investimento, di sovrapposizioni di linee, di vari dirigenti e la mancata attenzione a concretizzare  un’offerta integrata, creano un’enorme dispersione delle ingenti risorse che la Regione Campania ha messo a disposizione, con enormi sforzi.

La Filt CGIL resta vigile rispetto agli impegni assunti, continuando a parlare alla testa e non alla pancia dei lavoratori, mantenendo sempre vivo e garantito il diritto alla mobilita per ogni cittadino.