Giulio Caso
Relativismo non significa poter fare tutto.
Questo è un errore ascientifico che fanno in molti.
Relativismo è il trionfo (provvisorio) della ragione.
Ci sono alcune cose che devono essere affrontate come assolute verità.
Esempio:
“Su nu e na l’aferesi non va.
Nel ragù si mette solo la cipolla.
La parola data è assolutamente legata all’onore.
Va detta sempre la verità”.
Qui apro una parentesi.
Bisogna dire sempre la verità e, ovviamente, mai menzogne che sono una brutta cosa.
Però, a volte, si può fare “una variazione” della verità pur rimanendo sinceramente nell’ambito di quanto sopra.
Come si concilia tutto ciò?
Tornando al  relativismo:  “Tutto è relativo”. Allora?
-Rispondendo con un’innocua bugia ad una domanda falsa e tendenziosa. Così si riporta il tutto nella strada pacifica del vero e senza un prosieguo di polemiche.
E per chi si ostina a mettere piogge di virgolette, aglio fritto ecc?
Facciano!, tanto tutto è relativo, ma non stanno scrivendo in lingua napoletana né facendo il vero ragù.