I quattro brillanti   

I quattro brillanti   

Maria Amendola

La meteorologica è una attività molto antica, da essa infatti dipendevano semine, raccolti e la conseguente ricchezza alimentare dei nostri avi. Prima della riforma del calendario Gregoriano il capodanno cadeva tra il 25 marzo e i primi giorni di aprile, periodo fertile e propizio per il raccolto. Uno dei proverbi napoletani più conosciuti legati al meteo è quello che ha per protagonista il “4 di aprile” chiamato “i quattro brillanti”: “Quattro aprilante, giorni quaranta“, (se piove il 4 aprile, allora poi pioverà per i consecutivi 40 giorni, seppur a volte solo per qualche minuto). I “brillanti” non sono altro che i primi giorni di aprile, e si riferiscono alla pioggia che auspica un prossimo buon raccolto. L’origine dell’adagio popolare secondo gli studiosi di antropologia deriverebbe da un errore: “brillanti” è sicuramente l’errata traduzione del termine francese “brilènt” da “a-brilent” (aprile, aprilanti). Un antico detto definisce il primo giorno di aprile se piovoso “aprilante”, e i “quattro aprilanti”, annunciavano una buona annata agricola se questi fossero piovosi. Secondo alcuni studiosi tra cui il Bagli, sembra che nel 1884 questi giorni venissero già definiti così, quindi ne è stata accertata l’antica denominazione.

Curiosità:

  • un proverbio in Toscana recita “Terzo aprilante quaranta dì durante” (“se piove il tre aprile, piove per ancora quaranta giorni);
  • anche in Sicilia si tramanda l’antica tradizione del 3 aprile: “I tri brillanti quaranta jorna tira avanti” (I tri brillanti quaranta giorni va avanti);
  • il dizionario Treccani riporta: “aprilante” agg. [der. di aprile] – del mese di aprile. Il termine si riferisce soltanto al proverbio “quarto (o terzo) aprilante quaranta dì durante”;
  • le moderne tecnologie e la scienza hanno smentito questa credenza popolare, anche per via dei cambiamenti climatici che stanno caratterizzando negativamente gli ultimi decenni. L’Osservatorio meteorologico dell’Università Federico II (Napoli) dal 1872 raccoglie dati, e ha stilato una statistica sulle annate caratterizzate dai primi di aprile piovosi o asciutti;
  • un altro proverbio legato ad al mese di aprile: “quando tuona d’aprile buon segno per il barile”;
  • un altro antico adagio riguardante il meteo recita: “cielo a pecorelle, acqua a catinelle”.