Pagani: presentazione opera “La Madonna des poules” a Teatro Sant’Alfonso

Pagani: presentazione opera “La Madonna des poules” a Teatro Sant’Alfonso

Sarà presentato questa sera alle ore 18.30 l’opera “La Madonna des poules”, di Pierre Isidore Boubée, tradotto da Filomena Cutolo, arricchito dal saggio introduttivo e dalle note a cura dello studioso, professore Fiorentino Di Nardo. Una storia antica, quella trattata in questo testo, della amatissima festa popolare della Madonna delle Galline, che si celebra nella città di Pagani dal venerdì dell’ottava di Pasqua al lunedì successivo. L’appuntamento è alle ore 18.30 al teatro Auditorium Sant’Alfonso.

Il testo costituisce uno quattro volumi del primo nucleo della Collana “La città invisibile. Storia e storie di cultura paganese”.

Questa opera è parte del progetto editoriale che il Comune di Pagani ha editato per volontà dell’assessore alla cultura, Valentina Oliva, e del sindaco di Pagani, avv. Raffaele Maria De Prisco, di cui fa parte anche l’opera “Storia della città di Nocera De Pagani”, compilata dal reverendissimo teologo d. Giuseppe Messina, con trascrizioni, note e chiose a cura di Sigismondo Somma, che sarà presentato il prossimo 20 dicembre alla Sala Tommaso Fusco dell’Auditorium Sant’Alfonso.

«L’iniziativa nasce dalla profonda convinzione che il potere ispiratore dei libri è enorme soprattutto quando raccontano e illustrano la storia e le tradizioni della propria comunità. La città di Pagani è da sempre uno scrigno di profonda cultura, che spazia dalla poesia al teatro, dalla pittura alla musica, passando attraverso la danza, la scrittura e la scultura – ha detto il vicensindaco Oliva – Non è mai semplice essere un amministratore pubblico: troppo spesso i consensi lasciano il posto alle critiche, la condivisione alla solitudine, l’unione alla disgregazione.

Chi sceglie di amministrare, però, mostra di avere coraggio e continua a sognare una comunità migliore, con opportunità per tutti e una identità comunitaria impregnata di orgoglio: è necessario seminare silenziosamente e costantemente per aspettare, poi, di raccogliere i frutti.

Con questo auspicio ci siamo adoperati per la realizzazione di questa collana, convinti che Pagani merita di essere conosciuta, riconosciuta e amata».